La scuola Descalzo celebra i diritti dell’infanzia con un gigantesco puzzle colorato
Gli studenti hanno interpretato la convenzione Onu in un progetto creativo
La scuola secondaria di primo grado Descalzo di Sestri Levante ha deciso di ricordare in classe l’importanza di un documento fondamentale per i nostri ragazzi e le nostre ragazze come la“Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza”. E lo ha fatto onorando tale impegno nel modo più creativo, coinvolgente e colorato possibile, invitando i ragazzi non solo a conoscere i preziosi articoli della Convenzione ma ad interpretarli in modo approfondito ed originale attraverso una rielaborazione sia personale che collettiva, accompagnando alunni e docenti in un variopinto percorso durato tutto l’anno.
Il progetto
Due date simboliche hanno dettato l’inizio e la fine dei lavori, incorniciando idealmente il bel risultato finale. Dal 20 novembreinfatti (giorno in cui nel 1989 la Convenzione è stata approvata dall’Onu, dopo una lunga e laboriosa gestazione) alcune docenti della scuola hanno illustrato alle classi la storia dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ripercorrendo un cammino fatto – purtroppo – di conquiste solo recenti. Attraverso un approccio ludico e cooperativo, i ragazzi e le ragazze hanno potuto riflettere e discutere sulle condizioni dell’infanzia nel mondo, sulle caratteristiche dei diritti umani e sull’eccezionalità di questo documento, sottoscritto da quasi tutte le nazioni.
Le considerazioni e gli stimoli sortiti da tale attività sono stati la base di partenza per un percorso personalizzato di ogni classe dell’istituto che ha, durante tutto l’anno, approfondito nove diritti principali, ciascuno con un insegnante diverso, coniugando in modo originale e diversificato ogni diritto ed adattandolo al programma della propria materia, alla sensibilità della classe e, soprattutto, alle idee e alla creatività dei ragazzi.
La Convenzione Onu si muove sempre guardando al superiore interesse del minore, attraverso tre grandi azioni: il proteggere (dalle tante brutture della società), il provvedere (ai bisogni materiali e al benessere fisico e psicologico), il partecipare (come cittadini di oggi, soggetti di diritti e non solo oggetto di tutela). Ed è soprattutto l’ultimo verbo che ha ispirato ogni passo di questaunità didattica di educazione civica.
Partecipare tutti insieme, pezzo per pezzo, uniti da un orizzonte di valori. Ecco allora che è nata l’idea del puzzle. Ogni diritto approfondito è stato sintetizzato a piacere in un disegno, uno slogan, una fotografia, una poesia, un brainstorming di pensieri ed è diventato la tessera di un puzzle di classe composto da nove coloratissime tessere.
Si sono così analizzati e rielaborati il diritto alla famiglia, alle cure e al benessere, all’istruzione ed educazione, alla protezione da violenze e sfruttamento, discriminazioni e razzismo, alla libertà di opinione, al nome e alla nazionalità, al gioco, al riposo e al tempo libero.
Il 27 maggio, giorno in cui l’Italia nel 1991 ha ratificato la Convenzione rendendola legge di stato, tutte le tessere delle diciannove classi sono state unite in uno spettacolare e molto scenografico puzzle gigante che ha acceso di colori, parole e disegni il cortile della scuola. Una cornice di alunni festanti ha poi posato per una significativa foto, a ricordo del laborioso e soddisfacente percorso.
La scuola Descalzo è stata orgogliosa di portare avanti un lavoro partecipato, ambizioso e dal forte impatto ideale (il puzzle appunto come metafora delle tanti parti che creano un tutto di valore) e ci tiene pertanto a ringraziare tutti, la Dirigente, prof.ssa Arena, che ha sposato e condiviso l’idea, i docenti di ogni disciplina che hanno dedicato tempo, saperi e risorse, il personale scolastico che ha supportato l’iniziativa ma soprattutto le sue meravigliose ragazze e i suoi meravigliosi ragazzi.