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Tavolini in Baia del Silenzio, centrosinistra: "Solinas costretto a modificare una delibera di giunta"

Nell’ultimo consiglio comunale, un ordine del giorno teso a modificare una delibera della giunta Solinas, votato dalle minoranze e da un gruppo di maggioranza, ha mandato sotto l’amministrazione comunale

Tavolini in Baia del Silenzio, centrosinistra: "Solinas costretto a modificare una delibera di giunta"
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Tavolini in Baia del Silenzio, dopo il comunicato del sindaco di Sestri Levante Francesco Solinas, le opposizioni (e non solo) replicano.

Nell’ultimo consiglio comunale, un ordine del giorno teso a modificare una delibera della giunta Solinas, votato dalle minoranze e da un gruppo di maggioranza, ha mandato sotto l’amministrazione comunale

“Nell’ultimo consiglio comunale, un ordine del giorno teso a modificare una delibera della giunta Solinas, votato dalle minoranze e da un gruppo di maggioranza, ha mandato sotto l’amministrazione comunale – sostiene il gruppo consiliare di centrosinistra Progresso per Sestri – Sestri un passo avanti - leggendo però il comunicato stampa del sindaco Solinas, comprendiamo che sia un po’ confuso come un pugile suonato, dopo la disfatta dell’altra sera. Suonato dalla sua stessa maggioranza, che in tre ore di discussione ha litigato platealmente con interventi critici e contraddittori. Ma non ci sembra il caso di distorcere la realtà. Nessun consigliere di minoranza ha chiesto l’aumento delle concessioni demaniali nè l’aumento del numero di tavolini in Baia del Silenzio. Ricordiamo inoltre che la tutela della Baia del Silenzio con il suo contingentamento è stato un percorso avviato dalla precedente Amministrazione, tra le polemiche e l’irrisione dell’allora minoranza. La nuova amministrazione invece, al 20 giugno non ha ancora dichiarato cosa intende fare quest’anno per preservare questo piccolo gioiello ambientale. Sarebbe opportuno che il sindaco desse risposte concrete su questo invece di buttare fumo negli occhi dei cittadini. Ricordiamo infine al sindaco, che la minoranza in Consiglio Comunale non ha i numeri per far approvare nulla – concludono Marcello Massucco, Elisa Bixio, Gabriele Ovindo e Roberto Montanari - se uno dei suoi due gruppi vota un ordine del giorno teso a far ritirare una sua delibera di giunta, il problema è soltanto suo e molto serio. Se non è in condizione di attivare una politica amministrativa unitaria degna di questo nome e di governare la città, ne tragga le dovute conseguenze”.

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