Presidenza del consiglio, Mangiante difende Rebori
"Per consuetudine, non solo in questo comune ma in tutto il Paese, questa carica viene decisa dalla maggioranza" sottolinea il sindaco
"Non si comprende la richiesta avanzata dalla minoranza di poter scegliere il presidente del Consiglio Comunale, una carica di grande rilevanza e delicatezza che, per consuetudine, non solo in questo comune ma in tutto il Paese, viene decisa dalla maggioranza. Forse si tratta del pretesto di una minoranza forse troppo delusa dalla campagna elettorale per continuare a denigrare questa amministrazione, non soddisfatta dell'arroganza e dell'astio utilizzati in campagna elettorale. Per questo incarico è stata scelta una professionista seria e competente, quale è l'avv. Nicoletta Rebori, e qualsiasi richiamo a precedenti amministrazioni non merita alcun commento": così il sindaco di Lavagna Gian Alberto Mangiante in merito alle critiche rivolte da Lavagna Insieme alla nomina di Rebori alla presidenza del consiglio comunale.
"Invece sull’aspetto relativo all’aumento della TARI pari al 2,8% è stato spiegato che consegue al confronto tra un dato stimato (2023) e il dato effettivo riferito all’annualità in corso.
Per chiarezza è stato anche espressamente letto il passaggio della relazione di Città Metropolitana in cui si danno le spiegazioni sul passaggio.
A fronte di chiarezza resta la confusione di una dichiarazione di voto contraria già scritta prima della stessa discussione e letta da un annuncio neppure troppo convinto di tale rilettura; il tutto seguito da solito comunicato stampa a strumentalizzare i fatti.
Tutto questo nella scia della acclarata condivisione di intenti".