La rassegna

Camogli, arriva la quarta edizione di "Parole e Voci sul mare"

Le serate d’autore inizieranno domenica 7 luglio e saranno protagoniste per l'anteprima del Festival della Comunicazione

Camogli, arriva la quarta edizione di "Parole e Voci sul mare"
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Cultura, emozioni e racconti sono protagonisti delle serate di luglio sul lungomare di Camogli. Giunta alla sua quarta edizione, dopo il successo delle prime tre nelle estati 2021, 2022 e 2023, “Parole e Voci sul mare” è la rassegna delle serate d’autore organizzata da Frame - Festival della Comunicazione e dall’Assessorato alla cultura del Comune di Camogli, in collaborazione con Sublimis Boutique Hotel e la libreria Ultima Spiaggia.

Un programma ricco di incontri

In un programma di incontri che si sviluppa tra domenica 7, lunedì 8, giovedì 11, venerdì 12 e sabato 13 luglio, la suggestiva Terrazza Miramare, affacciata sul mare nel centro di Camogli, farà da sfondo per le serate d’autore con scrittori, autori e noti personaggi dell’intrattenimento.
Antonio Scurati, Marta Stella, Laura Buffoni, Gherardo Colombo e Federico Rampini saranno accompagnati in dialogo da Cinzia Leone e dai direttori del Festival della Comunicazione Rosangela Bonsignorio e Danco Singer.

La rassegna Parole e Voci sul mare è un’immersione nelle idee che generano l’urgenza della scrittura, un “festival aspettando il Festival” che nasce dalla spinta innovativa del Festival della Comunicazione, che nel corso degli anni ha sprigionato una galassia di spin-off tra loro interconnessi, ciascuno con una propria identità ma tutti espressione dell’inconfondibile anima poliedrica del Festival e dell’eredità del suo padre nobile Umberto Eco.

Anche in questa edizione, gli eventi sono gratuiti e a ingresso libero fino a esaurimento posti. Informazioni su www.parolevoci.it e su www.festivalcomunicazione.it/parole-e-voci-sul-mare-2024.

Il Festival della Comunicazione tornerà poi dal 12 al 15 settembre, a Camogli, per la sua undicesima edizione dedicata al tema Speranze. E da poche settimane è in distribuzione il libro “Cortocircuiti. Andare verso, andare oltre”, il primo edito da Frame Cultura ( framecultura.it/libro-
cortocircuiti ) che nasce dalla volontà di valorizzare la capacità umana di lasciarsi contaminare, di aprirsi all’altro, di mettersi in discussione con ciò che ancora non era stato considerato, allargando gli orizzonti fin dove consentono la volontà e l’aspirazione, seguendo quello spirito che è eredità di Umberto Eco.

Le serate

Domenica 7 luglio – Ore 21:30 Antonio Scurati, Fascismo e populismo

L’allarme per un ipotetico ritorno del fascismo guarda nella direzione sbagliata. L’attenzione degli allarmati democratici si concentra sui segnali più vistosi: gesti identitari (saluti romani, croci celtiche), violenze fisiche, manifestazioni di odio razziale. Si tratta di fenomeni esecrabili, ma appunto perché plateali forse meno pericolosi rispetto a quelli meno immediatamente evidenti: i movimenti politici che, pur ripudiando il ricorso alla violenza sul piano fisico (ma non su quello verbale) e pur muovendosi all’interno delle regole del gioco democratico,
manifestano chiari caratteri ereditari del fascismo novecentesco.

Lunedì 8 luglio – Ore 21:30 Marta Stella in dialogo con Cinzia Leone, Clandestine. Il romanzo delle donne

Cosa sanno le ragazze di oggi di quanto erano clandestini i corpi e i sogni delle loro madri e delle loro nonne? Nulla. In Italia, femminismo e movimento studentesco nascono in parallelo, ma gli anticoncezionali sono introvabili, l’aborto è un delitto e gli “angeli del focolare” possono al massimo aspirare a diventare gli “angeli del ciclostile”. In uno straordinario intreccio tra saggio e romanzo e in un prezioso passaggio di consegna tra le generazioni, Marta Stella rilegge il tradimento del ’68 e la strada dell’emancipazione femminile. Da Adele Faccio
a Emma Bonino, da Elvira Banotti ad Annie Ernaux, da Eugenia Roccella a Carla Lonzi, le protagoniste dell’autodeterminazione. Il racconto corale dell’unica rivoluzione di cui le donne non si sono mai pentite, quella femminista. I diritti conquistati non sono mai per sempre, difenderli è un dovere e una straordinaria avventura. Il romanzo delle donne è appena iniziato.

Giovedì 11 luglio – Ore 21:30 Laura Buffoni in dialogo con Rosangela Bonsignorio, Un giorno ti dirò tutto

"Eppure non posso fare a meno di sentirmi una sfigata, una fuori posto. Nel cammino accidentato della vita che inaridisce e si scolora ogni giorno un po', continua ad accompagnarmi la vecchia paura di mettere un piede in fallo". Laura ha sei anni quando i suoi genitori decidono di trasferirsi in uno dei quartieri più malfamati di Roma, convinti che i bambini debbano stare a contatto “con la vita vera”. Ma la vita vera “si vive”, non si finge. Con il suo romanzo di esordio Laura Buffoni entra a far parte del gruppo di scrittrici contemporanee che hanno fatto
letteratura della propria biografia, con i suoi grandi traumi e le sue gioie, piccole e fondamentali.

Venerdì 12 luglio – Ore 21:30 Gherardo Colombo in dialogo con Danco Singer, Luglio 1994. Una svolta per Mani Pulite

Trent’anni fa, a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, avvennero due eventi che segnarono una svolta nell’inchiesta di Mani Pulite. Agli inizi di luglio 1994 il maresciallo Francesco Nanocchio della Guardia di Finanza viene arrestato, accusato di aver ricevuto dei soldi da Telepiù, una società del gruppo Fininvest; a metà luglio, mentre l’Italia si accinge a disputare la finale dei mondiali di calcio, il governo Berlusconi vara un decreto, intitolato al ministro Alfredo Biondi, che vieta gli arresti e scarcera gli indagati per corruzione. Il decreto,
considerato incostituzionale da molti esponenti della società civile, viene poi respinto in Parlamento con 418 voti, 33 favorevoli, 41 astenuti. Da allora, iniziarono le difficoltà per le indagini.

Sabato 13 luglio – Ore 21:30 Federico Rampini, Il nuovo impero arabo

“L’Arabia – preceduta dai laboratori di Dubai e del Qatar – ha rotto con il passato e dismesso la cultura dell’invidia. Se l’esperimento saudita procederà lungo questa strada, sarà una novità che a lungo termine potrebbe avere ripercussioni mondiali spezzando la catena del rancore per l’Occidente che contribuisce alla diffusione del jihadismo e della violenza fanatica. E non è un caso che a proporre una narrazione diversa sia l’unico grande Paese del Medio Oriente a non essere mai stato una colonia dell’Occidente.” Dai suoi recenti viaggi in Arabia Saudita, Federico Rampini porta con sé una sensazione: l’euforia del “tutto è possibile”. L’Arabia è uno degli epicentri economici mondiali, un gigantesco cantiere di sviluppo, un nuovo Eldorado che attrae investimenti (e investitori) da tutto il mondo e che guarda al futuro con ottimismo. Tutto questo, però, ha un costo molto alto.

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