La rassegna

Stasera parte il Dionisio Festival a Chiavari

Oggi, lunedì 8 luglio, alle 21.30 in piazza Nostra Signora dell’Orto, Fabio Troiano con “Il Dio Bambino” inaugurerà la quinta edizione

Stasera parte il Dionisio Festival a Chiavari
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Manca pochissimo al primo appuntamento con il Dionisio Festival, la rassegna teatrale organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Chiavari con la direzione artistica dell’attore Davide Paganini. Oggi, lunedì 8 luglio, alle 21.30 in piazza Nostra Signora dell’Orto, Fabio Troiano con “Il Dio Bambino” inaugurerà la quinta edizione del festival, in scena fino al 25 agosto.

Il Dio Bambino

Scritto nel 1993 da Giorgio Gaber e Sandro Luporini, il monologo Il Dio bambino prosegue e approfondisce, dopo Parlami d’amore Mariù e Il Grigio, il particolarissimo percorso teatrale del Gaber di quegli anni. Esempio emblematico del suo “teatro di evocazione”, il Dio bambino racconta una normale storia d’amore che si sviluppa nell’arco di alcuni anni e fornisce agli autori l’occasione di indagare l’uomo, per cercare di capire se ce l’ha fatta a diventare adulto o è rimasto irrimediabilmente bambino, un bambino che si vanta della sua affascinante spontaneità invece di vergognarsi di un’eterna fanciullezza. Un uomo a confronto con una donna, il migliore testimone per mettere in dubbio la sua consistenza, la sua presunta virilità. Come d’abitudine, Gaber e Luporini conducono un’indagine lucidissima, mai autoassolutoria, spietata e affettuosa al contempo, che cerca di radiografare le differenze tra questi due esseri, così simili e così diversi, con la consapevolezza che se queste differenze si annullassero, la vita cesserebbe di esistere.

Così tra le righe affiora la speranza, il ponte verso un futuro meno imperfetto. Nel Dio bambino è la nascita di un figlio a far ritrovare al protagonista il senso del proprio agire, tra lampi di autoironia e umorismo. A trent’anni di distanza, il Dio bambino rimane un testo di incredibile forza e attualità, cinico ma commovente. Un teatro disturbante, nel suo stimolo a ripensare a noi stessi, ma di grandissima empatia.

Lo spettacolo ambientato in un metaforico locale in disfacimento, tra bottiglie semivuote e fiori calpestati, racconta allusivamente una sorta di festa finita male. Frammenti di canzoni di Giorgio Gaber guidano lo spettatore nell’interpretazione di un racconto di tragicomica, potente contemporaneità. La regia di Giorgio Gallione, prezioso motore di una rinnovata vita scenica del teatro di Gaber (recente il suo applauditissimo Il Grigio con Elio), valorizza l’attualità e l’empatia di questo testo, trovando un perfetto connubio con l’interpretazione di Fabio Troiano, talentuoso e versatile attore di teatro, cinema e tv, abile nell’attraversare con analogo successo testi comici e intimisti, qui atteso ad una funambolica prova d’attore.

Il Dionisio Festival continuerà il 16 luglio con “Princesa” di Vladimir Luxuria, il 23 luglio con “Il Barone Lamberto” di Maria Amelia Monti, il 3 agosto con “La morte della Pizia” di Daniele Pecci, il 20 agosto con “The Best of” di Leo Bassi, per terminare il 25 agosto con “L’arte del racconto” di Stefano Massini.

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