Fincantieri a Riva Trigoso, la Fim Cisl lancia l'allarme sulla viabilità
"Confidiamo che Regione e il Comune di Sestri Levante intervengano velocemente"
Fincantieri a Riva Trigoso potrebbe trovarsi di fronte a un serio ostacolo nei suoi piani di sviluppo a causa del ritardo nella realizzazione della nuova viabilità. Da oltre un anno, il protocollo che migliorerebbe l'accesso ai mezzi pesanti e consentirebbe la costruzione di un terzo pontile è rimasto in sospeso.
Davide Grino di Fim Cisl Liguria e delegato per lo stabilimento di Riva Trigoso, ha sollecitato l'intervento rapido della Regione e del Comune di Sestri Levante per sbloccare la situazione.
Così Davide Grino
“Ormai è passato oltre un anno da quando è stato approvato il protocollo per la nuova viabilità a Riva Trigoso che porterebbe un sostegno importante anche all’attività dello stabilimento di Fincantieri migliorando l’accesso dei mezzi pesanti, così come la possibilità di costruire il terzo pontile che permetterebbe il terzo varo contemporaneamente per il cantiere e la costruzione di navi più grandi. Ma al momento è tutto fermo, così si rischiano anche di compromettere gli investimenti dell’azienda che sabato ospiterà un secondo varo in poco tempo, l’ultimo fu lo scorso 25 maggio, che indica la capacità del cantiere”, spiega Davide Grino, operatore Fim Cisl Liguria e delegato per lo stabilimento di Riva Trigoso.
“Confidiamo che Regione e il Comune di Sestri Levante intervengano velocemente per scrivere la parola fine in un momento importante per l’azienda che ha dimostrato anche recentemente di voler investire sul territorio con l’iniziativa dei ‘Maestri del Mare’ in collaborazione col Villaggio del Ragazzo: si tratta dell’assunzione di dieci nuove figure professionali specializzate in saldo carpenteria che potranno dare un importante contributo. La collaborazione col Villaggio del Ragazzo ha dato vita ad un percorso virtuoso che deve proseguire negli anni. Per questo ribadiamo che in uno stabilimento con ottime prospettive non ci possono permettere rallentamenti per colpa di una pratica burocratica relativa alla nuova viabilità che da un anno non si muove”, conclude Grino.