Una targa ricorda Vincenzo Fascie

Scoperte ieri pomeriggio a Sestri Levante due targhe in omaggio a Vincenzo Fascie, benefattore della città dei due mari, e alla scrittrice Henriquet

Una targa ricorda Vincenzo Fascie
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Due targhe scoperte ieri pomeriggio a Sestri Levante; la prima in memoria di Vincenzo Fascie, la seconda alla scrittrice Adriana Henriquet Stalli.

Una targa omaggio a Vincenzo Fascie

Ieri pomeriggio è stata scoperta la lapide in memoria del Cav. Vincenzo Fascie, promossa da Francesco Baratta, ultimo componente della Commissione del lascito Fascie. Vincenzo Fascie nasce a Sestri Levante nel 1833 e muore a Roma nel 1920. Le volontà testamentarie a favore del Comune di Sestri indicano la precisa volontà di Vincenzo Fascie di destinare le rendite del proprio ingente patrimonio alla cura e all'abbellimento del centro cittadino. Per questa ragione può sicuramente essere considerato il più grande benefattore della città. L’Ente Morale contribuisce alla realizzazione di importanti opere pubbliche, tra cui l’acquisto del complesso dell’ex convento dell’Annunziata.

Scoperta la targa a Adriana Henriquet

Ieri pomeriggio a Sestri Levante è stata scoperta la targa che intitola la piazzetta di via Cappuccini sulla Baia del Silenzio alla scrittrice Adriana Henriquet Stalli, promossa dal circolo “Corsi di cultura per tutte le età”. Presidente la prof.ssa Franca Alfisi che si è fatta portavoce della richiesta.

Adriana Henriquet Stalli nasce a Torino nel 1900. Prima maestra in val di Susa, dove nasce la sua grande passione per la lettura e la scrittura, si trasferisce poi a Valtournanche, appassionandosi all’alpinismo che la rende donna emancipata e indipendente. Sposa il Comandante Guido Henriquet, trasferendosi ancora, prima a Genova e quindi a Sestri Levante dove conosce Operti, Bo e Descalzo che diventa anche amico di famiglia. Grande appassionata di pittura, si avvicina anche a Dina Bellotti.

Scrive 15 romanzi di cui 5 hanno come sfondo Sestri Levante (La casa rotonda, La strada sul mare, Libertà, Casa di farfalle, La ribelle), centinaia di racconti pubblicati da riviste femminili negli anni ’60 e favole dedicate ai suoi alunni.

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