"40 anni di Festa in piazza a Ri, grazie a tutti"
La testimonianza di Antonio Di Bella, uno dei fondatori della manifestazione, che non ha mai saltato un'edizione
Oggi, venerdì 26 e domani sabato 27 luglio ritorna la Festa in Piazza nel quartiere di Ri a Chiavari. Un anno importante, il 2024, perché la festa celebra 40 anni. E a questo proposito interviene un "fedelissimo" nonché tra i fondatori della festa, che non ha mai saltato un'edizione, Antonio Di Bella, che ci propone un vero e proprio amarcord.
La testimonianza di Di Bella
"Non è facile concentrare in poche righe 40 anni di Festa in Piazza anche se chi scrive ne è uno dei fondatori nonché l’unico che ha partecipato a tutte le edizioni di questa festa che è il simbolo del nostro quartiere, Ri Basso appunto - scrive Di Bella -. Tutto ebbe inizio quando nella primavera del 1984 i giovani della parrocchia assieme al viceparroco di allora, prete Rinaldo, decisero di organizzare un momento di festa per il quartiere. Quel gruppo creativo di ragazzi aveva editato l’anno prima, e per la precisione nel Natale 1983, l’uscita del primo numero del giornale parrocchiale chiamato Il Richiamo.
Ri all’epoca era un quartiere vivo. La parrocchia organizzava infatti da decenni il carnevale per i più piccoli e gli adolescenti mentre il gruppo Folkloristico Ri Basso, composto da persone eterogenee esterne alla realtà parrocchiale, organizzava la festa mascherata per le persone adulte oltre che cimentarsi nella costruzione di carri allegorici che simpaticamente sfilavano a febbraio per le vie del centro in occasione del rinato Carnevale Chiavarese.
I ragazzi della parrocchia ripresero invece una tradizione che sporadicamente si svolgeva il sabato prima della festa religiosa di N.S. della Salute, che si celebra nell’ultima domenica di luglio. Erano serate all’insegna di sketch e canzoni rappresentate sul piazzale della chiesa o in Piazza Gen. Negri di Sanfront. Proprio questa ultima location nel 1984 fu scelta da quel gruppo di ragazzi a cui subito si aggiunsero adulti, tutti desiderosi di organizzare “un qualcosa” per far incontrare la gente del quartiere.
A differenza degli anni precedenti quella volta si decise che il momento di festa dovesse iniziare già nel pomeriggio per poi in serata offrire cibo e bevande e allo stesso tempo far ballare le persone lì convenute. Per essere un “esperimento” di vera aggregazione bisognava dare un titolo alla serata e farlo stampare sulla locandina che sarebbe stata esposta nei locali del quartiere. Fu allora che scaturì quel nome che ci accompagna da quarant’anni: Festa in Piazza. In tutti questi anni nonostante tentativi più o meno velati di cambiare nome per adattarlo ai tempi questo sostantivo distingue, piaccia o no, la nostra festa da tutte le altre che si svolgono sul territorio.
Ritornando alla mattina di quell’ultimo sabato del luglio 1984 ricordo che trovammo la piazza sgombra dalle auto e quindi con l’aiuto di alcuni nostri papà montammo “l’attrezzatura” che consisteva solamente in alcuni tavoli che provenivano dai locali della parrocchia mentre le sedie e il piccolo palco erano state inviate dal comune. Anche la composizione delle vettovaglie era molto semplice: panini imbottiti, frittelle dolci e angurie in quantità mentre per quanto riguarda le bevande c’erano bibite varie e su di un tavolo campeggiava una damigiana di vino. Nel pomeriggio si partì subito con una inedita caccia al tesoro che portò i bambini e ragazzi, accorsi numerosi, a percorrere tutto il quartiere e alla fine a tutti fu offerto un dolce premio. Si inaugurò quindi quel giorno un momento di festa per i più piccoli che ancora oggi caratterizza in modo giocoso le prime ore del sabato pomeriggio. Per quanto riguarda la musica la soluzione era stata quella di affidare l’intrattenimento a nostri amici “ Riesi “ che a loro volta portarono altri musicisti e a quel gruppo sonoro toccò la mansione di far ballare gli abitanti del nostro quartiere. La serata trascorse perfettamente e alla fine la soddisfazione si poteva vedere dal sorriso che avevamo sui nostri volti, visi stanchi ma contenti! Molti di noi si domandavano: Non era per nulla scontato che avremmo fatto il bis! E invece puntuali l’anno dopo eravamo alla riunione di preparazione e c’erano anche più amici che davano la loro disponibilità per aiutare.
Si decise che per finanziare la festa si introducesse una sottoscrizione a premi anche se visti con gli occhi di oggi i premi di allora farebbero sorridere per la loro semplicità. Eppure la cifra scaturita dalla vendita dei biglietti assommata agli introiti ci servì per acquistare le prime attrezzature che servirono non solo per la festa ma anche per la castagnata (idea sempre dello stesso gruppo) e per la Festa della Famiglia di maggio. Per invogliare ancor più persone si aggiunsero altre specialità culinarie come i famosi “ripieni“di zucchine cipolle e melanzane, preparate dalle mamme della parrocchia, e le mitiche patatine fritte. E si arrivò al terzo anno e a quegli successivi sempre con lo spirito di fare una festa a servizio del quartiere, quindi si doveva giocoforza migliorare!
Oltre a nuovi banconi per il bar, aumentarono il numero e la qualità dei premi per la lotteria. L’intrattenimento musicale fu affidato a professionisti e si decise inoltre di fare il grande salto: passare da una sola giornata a due serate! Nel frattempo si erano inseriti nel gruppo organizzativo gli amici del Comitato Restauro Cripta nato per raccogliere offerte per i costosi lavori di risanamento dei locali parrocchiali. Nel ‘91 quindi nacque l’edizione delle due serate con l’aggiunta di una specialità gastronomica: l’Asado. Con gli anni aumentò anche l’entità e il valore dei premi della sottoscrizione, il primo premio era diventato infatti un motorino!
Anno dopo anno siamo cresciuti e siamo diventati tanti, abbiamo migliorato la ristorazione e aggiunto prelibate specialità culinarie. Una di queste è stata ad esempio la Pasta alla Riese. Ma soprattutto siamo riusciti a far rimanere la nostra Festa in Piazza un appuntamento veramente “popolare “ tanto da poter contare su singoli, famiglie e gruppi di affezionati che non aspettano altro che ascoltare la nostra musica, mangiare e bere in allegria e perché no anche di “parlare “con gli amici, riportandoci quindi alle vere motivazioni originarie della festa e cioè quelle di far incontrare le persone e vivacizzare un quartiere diventato purtroppo poco vissuto se non a volte visto anche come dormitorio. Allo stesso modo non si può dare mai per scontato che un momento di incontro vada avanti per inerzia, se ancora siamo una festa che funziona è perché tanti amici e amiche si prodigano parecchi giorni prima perché l’ultimo fine settimana di luglio sia tutto pronto.
Scrivo questo perché la vera forza della festa sono stati sempre i “singoli“ prima ancora che la pianificazione o l’attrezzatura. Si sente, anche in occasione di feste popolari, parlare di integrazione con altre persone di diversa provenienza sociale e geografica dimenticando spesso che la vera integrazione deve cominciare coinvolgendo quelle stesse persone che vivono da molti anni nel nostro quartiere e che a volte, vedi le soprattutto le persone anziane, vivono ai margini della vita “attiva” del quartiere.
Vorrei ricordare a tal proposito i vari sacerdoti, parroci o i loro aiuti, che si sono avvicendati qui a Ri aiutandoci e collaborando alla riuscita della festa. Ora l’organizzazione è passata dal Comitato Festa in Piazza alla parrocchia ma rappresenta pur sempre l’insieme di tutte quelle “persone“ che hanno fatto crescere quel momento di aggregazione nato nell’estate del ‘84. Da alcuni anni uno sponsor, ma ancor prima un amico, e cioè Eugenio dell’Immobiliare Cavour ci fa dono di magliette che servono ad identificare coloro che collaborano alla festa ma questa volta proprio in occasione dei quarant’anni dalla prima edizione della Festa in Piazza ci ha fatto la sorpresa di realizzare una maglietta celebrativa che riporta la scritta “1984-2024 Quartiere di Ri”. Questo rappresenta un bel riconoscimento al lavoro di tante persone che si sono avvicendate a questo momento di vera festa del nostro quartiere. Già le persone… ma soprattutto tanti volti, volti di persone che ci hanno accompagnato nel tempo di festa, purtroppo alcuni ci hanno lasciato anche recentemente ma rimarranno sempre nel nostro cuore! A coloro che in tutti questi anni e in diversi modi hanno contribuito a far nascere e crescere la nostra Festa in Piazza dico quindi un GRAZIE per quello che avete, che abbiamo, costruito!"
Antonino Di Bella