Sestri Levante

Conti e Pistacchi: «Visite vietate alle Due Palme per Covid. Cosa succede?»

Il punto dei due consiglieri comunali

Conti e Pistacchi: «Visite vietate alle Due Palme per Covid. Cosa succede?»
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In seguito all'emergere di un focolaio di Covid presso la casa di riposo "Le Due Palme" di Sestri Levante, i consiglieri comunali Diego Pistacchi (Sestriamo/Forza Italia) e Marco Conti (Fratelli d'Italia) hanno sollevato domande sulla gestione della situazione.

La dichiarazione

«Cosa succede alla casa di riposo Le Due Palme? E' in atto un'epidemia di Covidparticolarmente grave? Da giorni sono state vietate le visite ai parenti degli ospiti della struttura, avvertiti con un messaggino o da una telefonata dell'ufficio amministrativo della società partecipata comunale “Stella Polare”. Quali sono gli atti con cui è stato disposto tutto questo?». Sono queste le domande che rivolgono con urgenza i consiglieri Diego Pistacchi (Sestriamo/Forza Italia) e Marco Conti (Fratelli d'Italia) all'amministrazione di Sestri Levante, alla luce di quanto sta accadendo alla casa di riposo comunale.

«Anche quest'inverno si era registrato un focolaio di Covid, ma non erano stati assunti provvedimenti tanto drastici. La situazione è dunque particolarmente grave? Nel caso, perché non ne è stata data adeguata comunicazione? Sono tutti i motivi che ci hanno spinto a presentare una interrogazione scritta, che è lo strumento formale più rapido per avere risposte (entro 30 giorni) dall'amministrazione comunale che gestisce tramite propri rappresentanti la casa di riposo. Ma contiamo ovviamente di avere molto prima, a stretto giro e per le vie brevi, un riscontro, anche per tranquillizzare i parenti degli ospiti che da giorni non vedono i loro congiunti e non possono accontentarsi di parole rassicuranti ottenute telefonicamente. La salute degli ospiti e la tranquillità dei loro familiari non può aspettare i tempi della burocrazia e della politica.

Eventuali provvedimenti come quello adottato non trovano riscontro in direttive nazionali o regionali. E ogni decisione in questi casi è demandata al direttore sanitario, che deve però comunicarla e motivarla alla Asl di competenza. Chiediamo di conoscere il contenuto di questi passi formali per avere reale contezza di quanto sta accadendo, e se ci siano stati episodi gravi, se i pazienti positivi siano stati separati dagli altri, quali presidi vengano utilizzati e quali altre misure preventive siano adottate oltre la sospensione delle visite ai parenti», concludono Pistacchi e Conti.

 

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