Fiba Confesercenti chiede al Comune di Chiavari la sospensione delle gare in applicazione della Bolkestein
Si valuta una proroga della scadenza del termine di presentazione delle domande di adesione alla gara pubblica
Una rappresentanza di Fiba Confesercenti Tigullio è stata ricevuta lo scorso 20 agosto dal sindaco di Chiavari Federico Messuti e da una delegazione di consiglieri comunali, così come richiesto dagli stessi concessionari il 9 agosto scorso in occasione del presidio realizzato nel giorno della manifestazione nazionale dei balneari.
Sul tavolo, naturalmente, la spinosa questione delle concessioni demaniali marittime.
Il commento di Elvo Alpigiani in rappresentanza di Fiba Confesercenti Tigullio
«Abbiamo chiesto al sindaco la sospensione dell’avviso di gara pubblica delle concessioni del Comune di Chiavari, proprio in ragione di una corretta applicazione della Bolkestein – spiega Elvo Alpigiani, in rappresentanza di Fiba Confesercenti Tigullio -: gli articoli dal 9 al 13 della direttiva europea riguardanti l’obbligo delle evidenze pubbliche, infatti, non possono essere applicati in presenza di una pianificazione del litorale costiero quale è quella prevista dalla legge regionale n. 13 del 1999 che, all’articolo 11bis, impone ai Comuni un vincolo del 60% di fronte mare balneabile da dare in concessione disponendo, di conseguenza, che il restante 40% debba essere lasciato libero».
«Pertanto, se non c’è obbligo di evidenze pubbliche, resta possibile il rinnovo automatico delle concessioni vigenti – ribadisce Alpigiani – come peraltro indicato anche al punto 77 della sentenza emanata dalla Corte di giustizia dell’Unione europea del 23 aprile 2023, nella quale si ribadisce l’obbligo di corretta applicazione della Bolkestein da parte dei Comuni e del legislatore nazionale».
Il sindaco Messuti ed il proprio ufficio legale si sono invece appellati alle sentenze del Consiglio di Stato che prevedono le evidenze pubbliche in applicazione all’articolo 12 della Bolkestein, riservandosi però di valutare l’istanza, avanzata in subordine dai concessionari, per una proroga della scadenza del termine di presentazione delle domande di adesione alla gara pubblica.