Covid alle Due Palme, Conti e Pistacchi: "Troppe contraddizioni"
I consiglieri comunali del centrodestra, Diego Pistacchi (Sestriamo/Forza Italia) e Marco Conti (Fratelli d'Italia) intervengono così alla luce del comunicato del Comune di Sestri Levante sul divieto di visite all'interno della casa di riposo
I consiglieri comunali del centrodestra, Diego Pistacchi (Sestriamo/Forza Italia) e Marco Conti (Fratelli d'Italia) intervengono così alla luce del comunicato del Comune di Sestri Levante sul divieto di visite all'interno della casa di riposo "Le Due Palme" per un focolaio di Covid:
"Accogliamo con favore il fatto che finalmente, dopo dieci giorni, l'amministrazione comunale abbia, pur se sollecitata dal nostro intervento, dato comunicazione del focolaio di Covid all'interno della residenza protetta Le Due Palme. Così come, soprattutto, registriamo con piacere la rassicurazione circa il buono stato di salute generale degli ospiti, anche alla luce di un'ondata di virus non particolarmente pericolosa.
Proprio nell'ottica della chiarezza, non possiamo non sottolineare alcune incongruenze contenute nello stesso comunicato diffuso dall'amministrazione comunale. I numeri dei pazienti positivi sono quantomeno contraddittori: si parla, a distanza di poche righe, di 6 o di 8 positivi comunicati l'11 agosto. Può sembrare un dettaglio irrilevante, vedremo perché non lo è.
L'amministrazione sostiene che siano stati adottati tutti i protocolli previsti e le risposte mediche necessarie, concordate con la Asl e gli specialisti. Dopo aver fatto questo, dall'11 agosto al 14 agosto, i positivi sono saliti a 24. Par di capire che se questi protocolli esistono, gli stessi non prevedano il divieto di accesso ai familiari degli ospiti, dal momento che la stessa nota del Comune conferma che, anche a fronte dei primi casi riscontrati, le visite sono continuate con l'utilizzo di dispositivi di protezione. E soprattutto che, neppure il 14 agosto, a fronte di 24 casi (dal comunicato l'apice dei contagi) si sia ritenuto di vietare l'accesso ai familiari.
Il Comune informa che solo il 16 agosto “la direzione sanitaria, consultato il presidente di Stella Polare e il Sindaco, ha ritenuto cautelativo ridurre le possibilità di ulteriori contagi procedendo alla temporanea sospensione delle visite a partire dalla giornata di sabato 17”. Questo non corrisponde del tutto al vero, perché già il 16 ci sono comunicazioni rivolte ai parenti per impedirne l'accesso. Ma soprattutto non si capisce perché si sia atteso il 16 agosto, dal momento che l'assistenza e la cura degli ospiti è garantita h24, per 365 giorni l'anno, Ferragosto compreso. Se è stato ritenuto indispensabile vietare le visite per tutelare la salute degli ospiti, perché non farlo subito il 14 e attendere due giorni (o addirittura tre come invece sostiene l'amministrazione)?
Quindi 24 casi, secondo quei protocolli che chiediamo sempre di poter conoscere, non fanno scattare lo stop alle visite. I tamponi effettuati il giorno 20 – solo incidentalmente nel giorno in cui abbiamo chiesto chiarimenti – hanno dimostrato la presenza di 15 positivi. in netto calo. Perché dunque non sono state riaperte le visite? Cosa prevede questo famoso protocollo? Evidentemente non indica un numero di casi per imporre la chiusura, altrimenti in qualche momento non sarebbe stato rispettato. Non impone il provvedimento nel momento del riscontro dei primi contagi, altrimenti significherebbe che non è stato applicato all'inizio dell'epidemia.
Siamo certi che non ci siano state violazioni, non lo abbiamo mai sostenuto. Ma dalla ricostruzione e dal riferimento al rispetto di “protocolli” vigenti qualcosa non torna. E ci conforta il fatto che il professor Matteo Bassetti, l'infettivologo che per conto di Regione Liguria ha coordinato l'emergenza Covid nel periodo peggiore, e che ben dovrebbe conoscere eventuali “protocolli”, si sia pubblicamente espresso contro il divieto delle visite, dichiarandosi “senza parole”. Registriamo anche come il Comune abbia tenuto a precisare che il personale ha fin dall'inizio indossato i presidi necessari: ci mancherebbe anche di venire a scoprire che il personale gira senza mascherine e camici mentre si nega agli ospiti il fondamentale affetto dei familiari. Ribadiamo la soddisfazione nell'apprendere che la situazione è già molto migliorata, dal che dobbiamo dedurre che già in queste ore saranno riaperte le visite che erano consentite quando il bollettino era molto più preoccupante".