La competizione

Bronzo per il Tiro a Segno Nazionale di Chiavari ai campionati italiani 2024 di Bologna

Sei atleti in gara per dieci discipline e due medaglie conquistate. Spapperi e Gandolfo sul podio nella Pistola Libera 50m, tra i migliori tiratori d’Italia

Bronzo per il Tiro a Segno Nazionale di Chiavari ai campionati italiani 2024 di Bologna
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Belle conferme per il Tiro a Segno Nazionale di Chiavari impegnato nei Campionati Italiani 2024 a Bologna dal 10 al 15 settembre.

Qualificati sei atleti per dieci discipline

La storica società ligure anche quest’anno ha qualificato sei atleti per dieci discipline. Alla fine dell’intensa settimana che ha visto salire in pedana i tiratori di tutta Italia anche di fama mondiale, Giorgio Spapperi e Luigi Gandolfo hanno conquistato il bronzo nella Pistola Libera 50m rispettivamente nelle categorie Seniores e Juniores.

Pur senza podio anche per gli altri membri della compagine è andata bene con piazzamenti sempre nei primi 10 posti del ranking. Marvina Capozzi nella P10, Gabriella Giordo nella Pistola Libera e Leonardo Gandolfo e Veronica Cassitta nelle discipline di carabina.

Nel 2024 quindi la società fa il bis della stagione precedente ma aumenta considerevolmente i qualificati che potevano essere ancora di più dal momento che alcuni atleti sono risultati i primi degli esclusi come tutta la squadra di pistola libera. Tutto ciò è il risultato di un grande lavoro di dirigenti ed allenatori che stanno investendo sui giovani in una disciplina introspettiva nella quale “cogliere il dieci perfetto” è solo l’aspetto visibile. Un lavoro che, sembra strano, va avanti da secoli e nel quale si sono susseguiti campioni italiani ed anche un p.o., un probabile olimpionico.

Il Tsn Chiavari vanta infatti anche dei primati storici: è la terza sezione più antica d’Italia e nei recenti eventi in concomitanza di Genova “Capitale europea dello Sport 2024” ha partecipato all’esposizione di Palazzo Ducale riservata alle società storiche liguri risultando la seconda per fondazione.

Nella foto Giorgio Spapperi e Luigi Gandolfo

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