Lo sciopero

Fim Liguria con Cisl Liguria a Roma per lo sciopero nazionale dell’ automotive

Venzano (Fim Liguria): “Nel Tigullio il settore coinvolge oltre 200 lavoratori e un centinaio per indotto. Martedì incontro nella sede di Confindustria Chiavari per Hi-Lex”

Fim Liguria con Cisl Liguria a Roma per lo sciopero nazionale dell’ automotive
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La Fim Liguria con la Cisl Liguria a Roma per lo sciopero nazionale dell’ automotive.

“La crisi dell’automotive in Italia e in Europa, determinata da scelte industriali e politiche poco lungimiranti, rischia di compromettere irrimediabilmente il futuro di molte aziende e di migliaia di posti di lavoro con ricadute sociali dirompenti. Per questo una rappresentanza del settore metalmeccanico automotive della Liguria e una delegazione Fim Cisl Liguria e Cisl Liguria hanno partecipato oggi allo sciopero nazionale del settore a Roma”, spiegano Christian Venzano, segretario generale Fim Cisl Liguria, e Davide Grino, responsabile Fim nel Tigullio: “Parliamo di almeno 200 lavoratori ai quali aggiungere un centinaio che fanno parte dell’indotto, sono numeri importanti per il Tigullio. Oggi a Roma c’erano anche lavoratori di Hi-Lex che sta vivendo una situazione di difficoltà proprio per la crisi dell’automotive e in particolare di Stellantis. Martedì a Chiavari nella sede di Confindustria ci sarà il confronto con l’azienda per la riapertura della cassa integrazione. È necessario che le aziende investano in nuove tecnologie, innovazione, ricerca e formazione per tornare ad essere competitive sul mercato e salvaguardare la professionalità e le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici vero valore aggiunto nel settore auto. Il nostro paese e la nostra regione non possono permettersi di sostenere l’impatto economico e sociale che un eventuale ridimensionamento industriale in un settore così importante potrebbe determinare. Occorrono interventi tempestivi e coordinati a sostegno del settore da parte del Governo e dell’Unione Europea ed una politica industriale di medio lungo periodo per il rilancio del comparto”, concludono Venzano e Grino.

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