"Togliamo il tappo alla Foce", la richiesta di FI.MA Chiavari
L'appello ai sindaci del territorio e ai candidati alle elezioni regionali
Da Umberto Righi, A.S.D. FI.MA Chiavari
Dopo la pioggia dei giorni scorsi arriva l'appello ai sindaci del territorio e ai candidati alle elezioni regionali
"Da almeno 25 anni a cadenza annuale sollecito la manutenzione dell'alveo del Fiume Entella, non devo spiegarvi gli eventi accaduti in questi decenni, e le prese di posizione delle Amministrazioni comunali, provinciali e regionali, di vario segno politico alternatesi in questi anni, poche risposte, molto scarico barile, e di fatto il tappo in foce resta sempre lì, salvo minima asportazione x gli arenili, con la nuova assurda idea di setacciare la ghiaia preferendo la fine e media, lasciando ciottoli in alveo, che poi sono quelli che fanno volume, per cui l'ostruzione resta tale e quale e ancora più resistente alle correnti perchè più pesante...
Chi ci rimette, sono i cittadini e non solo coloro che stanno in riva al fiume Entella, come si è visto questa volta, si sono riproposte le condizioni del 2014, ma fortuna vuole che a monte solo il Torrente Lavagna aveva una portata oltre la soglia di pericolo (rossa), tanto che è straripato, mentre altre valli come Sturla e Graveglia sono rimasti in alveo e neppure esageratamente alti. Questo dovuto al fatto che la perturbazione ha scaricato quasi tutto sulla costa e il Lavagna correndo parallelo alla costa, raccoglie tutto il fronte precipitativo sino a Genova...
Ciò dovrebbe far capire che il bacino idrico dell'Entella ha un potenziale di raccolta piovana impressionante, che il letto dell'Entella saturo di sabbia e pianeggiante quasi per l'intero corso, ma decisamente piatto negl'ultimi chilometri cittadini (Chiavari e Lavagna), se si trova con la foce ostruita da una diga di sabbia alta tre metri ed esageratamente ampia, non ha sfogo, e quando sfonda , ornai a monte è esondato...
NON SONO MIE PATURNIE, E' UNA LEGGE FISICA, l'ACQUA NON SI COMPRIME E CERCA UNA STRADA ALTERNATIVA OSSIA SI ESPANDE AI LATI, ossia ALLAGA CAMPI PIAZZALI e VIE DELLA CITTA'...
Abbiamo costruito in area esondabile, SI ! si è fatto tutti, e con tanto di concessione edilizia, non oggi ma almeno 50 anni fa! Poi sono uscite le classificazioni, zona verde, gialla e rossa, ma dopo, quando c'erano già intere città e paesi con annessi capannoni e aree industriali... che di tanto in tanto si allagano, vuoi per le tombinature sporche, vuoi l'esondazione dei rio, torrente o fiume, ma di fatto oggi ci sono e si deve fare manutenzione preventiva al corso acqua per evitare che succeda il disastro.
Noi in Liguria siamo fortunati, abbiamo tanti monti e pochissima pianura, e tutta la poca pianura e alluvionale ossia creata nei secoli dal fiume, per cui non occorre essere ingegneri per capire che il rischio è reale "di finire a bagno ogni volta"...
per cui chiedo ai Sindaci e pure ai vari politici candidati alle elezioni regionali:
TOGLIAMO IL TAPPO ALLA FOCE......ma SUBITO.....
Lo chiedo da 25 anni xcui avete avuto tutto il tempo x studiare come farlo!!!!"
La lettera prosegue:
"Esondato il fiume Entella, lato Chiavari a Ri Basso e lato Lavagna incrocio Ponte Maddalena, via Moggia sino rotonda casello a12, Cogorno lato fiume tutti fondi, magazzini e garage.
Da 1 metro a 1,5 la media con punte a 2 metri di allagamento...
L'Entella ha superato la soglia idrica di portata dei 5 metri.
Esondato il torrente Lavagna in località Calvari, Centrale Maggi, Cogozzale, Scaruglia, S.Colombano Certenoli con danni a fabbriche, impianti sportivi, chiesa, centrale Enel...
Io pubblicamente ho chiesto più volte, e ben da oltre 25 anni, che il tappo alla foce venga tolto, xche dal ponte Maddalena al mare non vi è più dislivello, xcui si crea deposito dei sedimenti x metri, tanto che l'estate il fiume lo guadi in ciabatte sponda a sponda (50 anni fa ci entravano in barca).
Togliere il tappo non porta nessun disturbo all’avifauna, infatti non mi risultano indicazioni contrarie dalla Lipu e certamente loro vorrebbero, come tutti, le rive con la flora, anziché muri di cemento o massi di cava, tra l'altro senza accessi x scendere in alveo....
Togliendo il tappo si ricreerebbero le condizioni x erosione dei depositi ghiaiosi con la ricreazione del letto originario dell’Entella. Non parlo del letto di 100 anni fa, ma una condizione accettabile per il ripristino idrico di smaltimento delle piene....
Ma forse togliere la sabbia non porta guadagno a progettazioni, ma questo governo ha deliberato una legge che ripristina la possibilità di "asportazione della ghiaia" ove si riscontrano accumuli pericolosi che frenano il deflusso naturale del fiume con le piene....
Costruire argini, è come alzare i bordi della grondaia di casa x non pulirla....
e non serve un ingegnere x capire che quando il livello del fiume si alza x la legge fisica dei vasi comunicanti, non scaricando i condotti fanno gli stessi da tramite x ritrovarti l'acqua del fiume nel piazzale o in casa tramite il wc.....
Cambiamento climatico e strisce chimiche, tutte storie x confondere l'umanità e giustificare iniziative ambientaliste, come pure colpe e abusi politici di urbanistica.....
Non si doveva costruire nelle piane alluvionali, non abbiamo voluto imparare nulla dai nostri vecchi, che la casa la costruivano in luogo sicuro, pure la stalla e il fienile, xche la piana serviva x coltivare e si ringraziava il fiume quando la allagava xche portava nutrimento alla terra.
In oltre i vecchi creavano muretti perpendicolari all'argine x trattenere l'onda di piena nel terreno, e la briglia nel torrente alzava il livello in alveo x alimentare il canale irriguo e anche l'estate avevano acqua x irrigare i campi (non c'erano le pompe), canale che alimentava la ruota del mulino e pure la ruota x portare l'acqua alla terrazza superiore....e la falda sotterranea si alzava x alimentare il pozzo con l'acqua x cucinare...
C'era la cultura contadina, la cura dei boschi e dei sentieri, sentieri per i muli o asini, x la raccolta e trasporto del fieno, legna, castagne, e quanto serviva x la vita in famiglia e x animali allevati...
Sono uscito dal seminato, oggi la piana dell’Entella è diventata una città, il fiume strozzato da argini in cemento e pietra, va gestito, pulito e dragato, xche non può più espandersi lateralmente, e quando lo fa, fa danni alla città......
Se siete arrivati a leggere sino a qui capirete che indietro non si torna, e demolire non si può x cui chiunque ci amministra deve fare l'unica scelta possibile "TOGLIERE IL TAPPO IN FOCE" e subito..."