Segalerba: «Non ci sono evidenze di elementi inquinanti nell'area della Colmata»
Sul tema del depuratore comprensoriale, il presidente del consiglio comunale replica ad Andrea Sanguineti
Depuratore comprensoriale di Chiavari, il presidente del consiglio comunale Antonio Segalerba (nella foto) risponde alle dichiarazioni del presidente del comitato No al depuratore in colmata Andrea Sanguineti.
Le dichiarazioni di Segalerba
«La collocazione del depuratore comprensoriale a Chiavari è stata decisa da Roberto Levaggi, con Sandro Garibaldi e Nicola Orecchia, con delibera di Città Metropolitana n. 3 del 24 febbraio 2017 - dice Segalerba - Oggi stiamo subendo questa scelta e nessuno può affermare il contrario. Non è stato possibile revocare gli atti amministrativi ma abbiamo cercato di ottenere maggiori opere compensative maggiori a favore del Comune, come dimostrano le iniziative degli anni successivi. In qualità di assessore all’urbanistica, ho lasciato nel 2012 un progetto per la copertura del depuratore di Preli completato. Una progettazione fortemente voluta da me e dalla mia amministrazione, in linea con la volontà di tutelare il territorio e i cittadini. Ad oggi, attendiamo una decisione del Tar Liguria sulla realizzabilità del depuratore comprensoriale, che sarà determinante per il futuro dell’opera. Non ci sono evidenze di elementi inquinanti nell’area della Colmata, poiché sono state effettuate caratterizzazioni specifiche. I primi rilievi risalgono al 2008, nell’ambito del progetto urbanistico di Agostino, e successivamente sono stati svolti da Iren, a partire dal 2018, per la progettazione del depuratore. Il comitato, invece, continua a fare sterile polemica politica, evidenziando solo ora la questione del depuratore comprensoriale, come se fosse emersa improvvisamente nel 2022, subito dopo l’elezione di questa amministrazione. Tuttavia, è bene ricordare che le delibere che approvano il progetto risalgono a febbraio 2017, e le conferenze di servizi sono terminate prima dell’elezione del sindaco Messuti. Infine, sottolineiamo che il presidente del comitato, Andrea Sanguineti, è stato candidato per il centrosinistra, forza politica che in passato si è sempre opposta alla copertura del depuratore di Preli. Forse sarebbe opportuno che fosse lui a spiegare ai cittadini i motivi di questa scelta, che oggi pare dimenticare!»