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Sentenza TAR sul depuratore in Colmata, la posizione del PD Chiavari

"A pagare saranno i cittadini, perché a questo punto scatteranno le sanzioni comunitarie che impatteranno su tutte le bollette degli utenti e delle imprese del Tigullio"

Sentenza TAR sul depuratore in Colmata, la posizione del PD Chiavari
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A seguito della sentenza del TAR Liguria che ha annullato l'atto di Regione Liguria con il quale si dava il via alla realizzazione del depurate in Colmata a Chiavari, interviene il Circolo PD Chiavari:

"La sentenza del TAR Liguria ha annullato l'atto della Regione con il quale è stato dato il via libera alla realizzazione del depuratore in Colmata Mare a Chiavari, nel giugno 2022. Dalla lettura del provvedimento emerge che una parte del progetto ,quello relativo al “camino” per i fumi del depuratore collocato sul Porto di Chiavari non è compatibile con alcune attività - tipo la vendita del pescato - che si svolgono all'interno delle aree di rispetto previste dalle normative ambientali e sanitarie ed, inoltre, tale collocazione non è conforme al PUC, nonostante il Comune avesse dichiarato il contrario durante la conferenza dei servizi.
La sentenza rappresenta una secca bocciatura per Il progetto voluto da Marco Bucci e condiviso dall'Amministrazione di Chiavari.
Ci preoccupa l’atteggiamento dimostrato dal comune di Chiavari che ha dichiarato che non impugnerà la sentenza e che farà il depuratore solo per il suo Comune in luogo diverso, a Preli. Quindi non solo per le scelte sbagliate di questi anni prese dal Comune e dalla città metropolitana si deve ricominciare da capo ma con la scelta annunciata l’Amministrazione Chiavarese abbandona al proprio destino i Comuni del territorio che erano collegati al progetto. Un comportamento non accettabile che dovrebbe essere evitato da un intervento della Città Metropolitana che, però, oggi è guidata, come Sindaco Facente funzioni, il Presidente del Consiglio Comunale di Chiavari che per anni ha voluto questo progetto e che ora sostiene la linea che gli altri Comuni dovranno arrangiarsi. Crediamo che Segalerba visto il ruolo che esercita in città metropolitana non possa portare avanti una Linea simile ma che debba farsi carico di trovare in breve tempo una soluzione condivisa con i Comuni del territorio. Se non vuole o non è in grado di farlo dovrebbe rassegnare le dimissioni dall’Ente.
Ci chiediamo anche quale sarà l’atteggiamento della Regione e del suo Presidente Marco Bucci: Impugnerà la sentenza difendendo il progetto che lui ha voluto da Sindaco Metropolitano, ruolo che ha rivestito dimostrando scarso interesse e conoscenza del Tigullio, e l'azione degli uffici della Regione o riterrà che si debba azzerare l’iter ripartendo da capo.
Una sicura conseguenza ci pare purtroppo difficilmente evitabile: a pagare saranno i cittadini, perché a questo punto scatteranno le sanzioni comunitarie che impatteranno su tutte le bollette degli utenti e delle imprese del Tigullio"-

Circolo PD CHIAVARI
Segreteria PD TIGULLIO

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