Delitto Nada Cella: possibile stop al processo
Il 6 febbraio la questione verrà ufficialmente affrontata davanti alla Corte d'Assise
C'è il rischio di uno stop per il processo sull'omicidio di Nada Cella, avvenuto il 6 maggio 1996 a Chiavari, quando la ragazza lavorava come segretaria nello studio del commercialista Marco Soracco.
Per il delitto è stata rinviata a giudizio l’ex insegnante Annalucia Cecere, mentre l’ex datore di lavoro, Marco Soracco e la madre Marisa Bacchioni, affronteranno un processo per favoreggiamento.
L'istanza
L'avvocato di Marco Soracco, Andrea Vernazza, ha presentato una istanza di legittimità costituzionale.
Il primi giorno del processo sarà il 6 febbraio, data in cui la questione verrà ufficialmente affrontata, davanti alla Corte d'Assise e al giudice Massimo Cusatti.
L'iter
Era già stato chiesto il rinvio a giudizio per Cecere per omicidio volontario aggravato, per Soracco e per la madre, Marisa Bacchioni, per favoreggiamento e false dichiarazioni e il giudice Angela Nutini aveva prosciolto tutti e tre.
In appello, il collegio presieduto dal giudice Vincenzo Papillo aveva invece deciso per il rinvio a giudizio, senza motivarlo come previsto dalla legge.
E' proprio per questo ultimo aspetto che per il legale di Soracco ci sarebbe la incostituzionalità: secondo l'avvocato, infatti, il rinvio a giudizio avrebbe dovuto essere motivato in quanto annullava una precedente sentenza.
La parola spetta adesso alla Corte d'Assise e nel caso in cui rinviasse alla Corte Costituzionale, il processo verrebbe sospeso.