Malati oncologici, polemica in consiglio regionale
Sul tema discussione tra l'assessore alla sanità Massimo Nicolò e il consigliere Gianni Pastorino
Malati oncologici, polemica in consiglio regionale. “Regione Liguria sta lavorando per calendarizzare le analisi per i malati oncologici o affetti da patologie gravi al fine di garantire maggiore certezza e continuità nelle cure permettendo al paziente di limitare spostamenti, anche grazie alla digitalizzazione". Così l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò sul progetto di calendarizzazione delle analisi di follow up per i malati oncologici e le gravi patologie in risposta ad una interrogazione del consigliere Gianni Pastorino.
"E’ già in corso un progetto per la revisione dei percorsi di follow-up al fine di renderli efficaci nei confronti dei pazienti presi in carico - ha evidenziato Nicolò -. Quando in aula il consigliere Pastorino parla di mancata presa in carico evidentemente non è ben informato: vi è un’importante differenza organizzativa tra follow up al termine del ciclo di cura e pazienti in trattamento attivo e cioè pazienti presi in carico e seguiti dal day hospital che organizza loro visite, controlli ed esami”.
“I nuovi casi - continua Nicolò - che ogni anno si presentano presso il Cancer Center sono oltre 4.000, i casi prevalenti (i casi che vengono seguiti il follow-up) sono mediamente oltre 5.000, con una continua necessità di prestazioni di monitoraggio.
E’ iniziato con l'Assessorato un iter di revisione dei percorsi di follow-up anche al fine di armonizzarli a livello regionale sia in termini di durata sia in termini di composizione, ed è in corso la ricognizione sia dei percorsi già attivi (esempio Breast Unit) sia di quelli da attivare, oltre che un’attività di armonizzazione informatica delle agende di secondo livello al fine di semplificare le attività di prenotazione e garantire la presa in carico secondo criteri condivisi”.
Pronta la risposta di Pastorino:
"In aula l’Assessore ha sminuito il problema e ha parlato di interventi in corso, ma la realtà racconta di pazienti costretti a rivolgersi a strutture pubbliche con ritardi nelle prestazioni oppure a strutture private per ottenere esami tempestivi, un’alternativa che non tutti possono permettersi. Questo non è accettabile. È necessario un piano chiaro e pubblico per la calendarizzazione degli esami, che garantisca una presa in carico completa e continuativa per il periodo previsto dai protocolli.
La risposta stizzita in aula dell’Assessore Nicolò è clamorosamente contraddetta da dichiarazioni dello stesso Marco Bucci a mezzo stampa lo scorso 6 dicembre dove il Presidente afferma:
‘Faremo in modo che gli ospedali e i medici decidano già dall’inizio, cioè dal primo momento in cui il malato cronico viene individuato, tutto il programma di visite ed esami che devono essere fatti in un’ottica di almeno tre anni, così vengono tutti prenotati e non c’è bisogno di mettersi in lista d’attesa. Questo è fondamentale per garantire il servizio a tutti gli anziani’.
Dichiarazioni di Nicolò contraddette da sé stesso in una tempestiva nota dell’Assessore stesso che riconosce il problema anche se in aula ha continuato a sminuirlo. La Giunta Bucci parla tanto di dialogo tra maggioranza e opposizione ma, nei fatti, non ascolta. Ricordo che Nicolò è assessore da due mesi ma il centrodestra governa questa regione da 9 anni e mezzo.
La sanità pubblica deve essere accessibile e tempestiva, soprattutto per chi vive una condizione di fragilità. La Regione ha il dovere di intervenire subito, non con promesse vaghe, ma con soluzioni concrete per eliminare questi ritardi e facilitare la prenotazione degli esami.
Vigilerò affinché questa situazione venga risolta e non si ripeta. I pazienti oncologici devono avere la certezza di poter contare su un servizio sanitario efficiente e umano”.