Il caso

"Trenitalia ignora i pendolari di Levante": il comitato scrive ai sindaci

Il comitato nella figura di Cristiano Magri: "Il tempo perso tra attese in andata e ritorno è tutto tempo sottratto alle famiglie che nessuno può ritornare e ripagare a nessuno di noi"

"Trenitalia ignora i pendolari di Levante": il comitato scrive ai sindaci
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Il "Comitato Pendolari Genova – Pisa – Genova" nella persona di Cristiano Magri ha scritto una lettera ai sindaci del territorio perché sottoscrivano un documento che chiede a Trenitalia di rivedere alcuni degli orari delle corse.

 

La lettera ai sindaci

"Il nostro Comitato Pendolari vuole porre alla Vostra attenzione alcune
problematiche insorte dal 7 gennaio u.s. che mettono seriamente a rischio la salute e la vita di intere famiglie, vale a dire, diritti garantiti dalla nostra Costituzione.

La problematica in questione, sotto agli occhi di tutti, riguarda le infrastrutture ferroviarie e stradali della Liguria e della Toscana. Da una parte i disagi dovuti ai continui lavori di miglioramento e/o di manutenzione della rete ferroviaria con conseguenti ritardi e/o
soppressioni, dall’altra parte i lavori di messa in sicurezza della rete autostradale con il continuo ed inesorabile rincaro dei pedaggi.

Queste tematiche di “movimento”, relative ad un unico scopo, quello di poter raggiungere il proprio posto di lavoro in orario - elemento fondamentale per mantenere e per conciliare con le esigenze familiari - conducono il “pendolare” a far delle scelte che lo portano a
sacrificare prima di tutto la vita famigliare gettando al vento ore e ore di vita in attesa di treni oppure in coda a causa della presenza di cantieri autostradali.

Non solo lavoratori ma anche studenti, nostri figli e/o nipoti, sono costretti a subire i disagi creati da Trenitalia che non tiene in considerazione, nella programmazione dei tabelloni, degli orari di ingresso degli Istituti scolastici, degli uffici pubblici o privati o delle aziende.

Comprendiamo che la situazione sarà temporanea, circa sei mesi, ma non sono giustificate tutte queste modifiche che stravolgono la vita quotidiana di tutti i residenti del Tigullio ma anche dei Genovesi.

Tutto questo nasce dal fatto, in particolare, che da qualche giorno sono stati tolti e/o spostati treni che non permettono a lavoratori e studenti, di arrivare puntuali nei posti di lavoro e negli istituti scolastici.

Ora, non vogliamo tediarvi ulteriormente con problematiche che sono alla luce del sole, ma vorremmo chiedere a tutti Voi la sottoscrizione di una lettera che porti Trenitalia a rivedere gli orari dei prossimi mesi per consentire a tutti, pendolari e non, di tornare ad un ritmo di vita “normale” e ad orario accettabili, se così si può definire, risparmiando tempo prezioso da dedicare alle nostre Famiglie.

Siamo disponibili anche ad essere ascoltati di persona per esporre le nostre esigenze di pendolari (lavoratori e studenti). Siamo aperti al dialogo costruttivo. Certi della Vostra attenzione e sensibilità sui temi riguardanti famiglia, scuola e lavoro, porgiamo cordiali saluti."

La lettera da sottoscrivere

 

"Dopo le lettere del 13 e 30 dicembre 2024 alle quali Trenitalia non ha dato risposta diretta al nostro Comitato, dopo il tavolo di confronto del 7 gennaio u.s. tra Trenitalia e Regione Liguria dove le risposte alle nostre richieste risultano essere state ignorate, siamo nuovamente a ribadire l’urgenza dell’attivazione di una nuova fermata a Chiavari del Freccia argento n. 8551 (giusto per il tempo dei lavori programmati) consentendo ai pendolari di Genova, Rapallo e Chiavari di salire, usufruendo della carta tutto treno, (stipulata e pagata anticipatamente, proprio in funzione di un servizio venuto a mancare nei normali orari di lavoro, visto lo spostamento del Freccia Bianca 8605) in nostro possesso senza pagare ulteriori supplementi consentendoci cosi di arrivare puntuali ai posti di lavoro (La Spezia, Massa, Viareggio, Pisa).

Abbiamo anche notato, in questa prima settimana di modifiche, che i treni in partenza da Genova, Freccia bianca e Freccia argento, arrivano con notevole anticipo (10/15 minuti) nella stazione di Rapallo, tempo che potrebbe tranquillamente essere utilizzato per far fermare a Chiavari il Freccia argento 8551 o anticipare il Freccia Bianca 8605.
Non solo frecce, ma anche il regionale 12311 (ora 7:39 a Chiavari, prima 07:26) è stato posticipato di 13 minuti causando così ingressi in ritardo di numerosi studenti negli istituti scolastici di Sestri Levante in particolare.

Ribadiamo con fermezza l’urgenza di trovare una soluzione per soddisfare le esigenze di lavoratori e studenti consentendo loro di poter vivere serenamente i prossimi mesi e chiediamo garanzie sul ripristino degli orari ante 7 gennaio al termine dei lavori in atto.
Il tempo perso tra attese in andata e ritorno è tutto tempo sottratto alle famiglie che nessuno può ritornare e ripagare a nessuno di noi.
In attesa di un Vostro cortese riscontro porgiamo cordiali saluti."

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