Morte Andrea Demattei, udienza preliminare rinviata al 25 febbraio
Il giudice ha chiesto un supplemento di perizia sul ruolo dei sei vigili del Fuoco accusati con i due istruttori di canoa
E' stato rinviata a martedì 25 febbraio, la decisione del giudice dell'udienza preliminare Carla Pastorini sul processo per la morte di Andrea Demattei, mancato a soli 14 anni nelle acque gelide dell'Entella mentre era in canoa. Per la sua morte, avvenuta il 12 gennaio 2023, sono imputati sei vigili del fuoco e due istruttori di canoa.
Il giudice ha chiesto un supplemento di perizia al consulente del pm Francesco Cardona Albini, in particolare sul ruolo dei vigili del fuoco in quel salvataggio.
Una decisione che ha stupito la famiglia del ragazzo, seguita dai legali Rachele Destefanis e dai legali Giuseppe Pugliese e Fabio Sommovigo, che oggi si aspettavano la decisione sul rinvio a giudizio. Ad essere sotto la lente di ingrandimento della Procura è soprattutto la modalità dei soccorsi, fatale la lunga esposizione nelle acque dell’Entella.
Presente in Tribunale a Genova Bianca Taddei, la nonna materna di Andrea, che a margine dell'udienza ha dichiarato alla stampa: "Mio nipote doveva essere salvato per questo ora vogliamo giustizia. Mia figlia questa mattina non è stata in grado di venire, per noi è rinnovare un dolore che non si placa".
Gli imputati sono invece difesi dagli avvocati Guido Mottola, Giorgio Zunino, Claudio Zadra, Roberta Barbanera, Nadia Solari e Silvia Morini. Barbanera, avvocato di due sommozzatori dei vigili del fuoco indagati, ha riferito che i due pompieri "hanno fatto tutto quello che potevano fare", sottolineando le difficoltà dell'intervento nell'Entella per le forti correnti del torrente.