il caso

Sestri, lettera ai sindaci di don Emanuele per trovare un luogo di preghiera per la comunità musulmana

Il numero attuale nella città di Sestri sempre in crescita, circa 500

Sestri, lettera ai sindaci di don Emanuele per trovare un luogo di preghiera per la comunità musulmana
Pubblicato:
Aggiornato:

Una lettera indirizzata ai sindaci Giovanni Collorado (Castiglione Chiavarese), a Claudio Magro (Moneglia), a Giovanni Stagnaro (Casarza Ligure) e a Francesco Solinas (Sestri Levante) affinché sostengano la comunità musulmana nella sua ricerca di uno spazio adeguato alla preghiera: è quella che ha scritto don Gian Emanuele Muratore, parroco della Zona pastorale di Riva, Trigoso e Santo Stefano del Ponte.

La lettera integrale

"Carissimi,
come cristiani, abitati dallo stesso Spirito, ci rivolgiamo a voi affinchè possiamo provare insieme a sostenere la comunità musulmana locale nella ricerca di uno spazio adeguato che sia per loro luogo di culto e incontro.
Questa loro necessità è emersa ai nostri occhi nel momento in cui alcuni nostri fratelli musulmani si sono avvicinati a noi chiedendoci uno spazio per pregare, in occasione del Ramadan nel marzo 2023.

Nonostante fossimo consapevoli del fatto che nessun locale delle nostre parrocchie era adeguato, nell’emergenza della richiesta, abbiamo offerto loro uno spazio; e da quel primo incontro è cominciato il nostro interessamento rispetto al loro bisogno che, da quel omento, si è rivelato ai nostri occhi sempre più evidente, considerando che il numero attuale di musulmani nella nostra città (circa 500) è sempre in crescita.

Il rapporto tra cristiani e musulmani, nella nostra diocesi, è cresciuto negli anni grazie anche ad alcune figure di "pionieri" del dialogo (in particolare Abdesalam Farah, della comunità di Mezzanego, divenuto molto amico dell'allora vescovo Alberto Tanasini) e ha fatto nascere belle relazioni di amicizia, vari incontri conviviali (come il pranzo condiviso del 5 maggio scorso a San Bartolomeo, desiderato molto dalla comunità musulmana per fare memoria del vescovo Alberto da poco defunto) e la collaborazione, ormai quasi decennale, nell'organizzazione dell'annuale Giornata del dialogo cristiano/islamico del 27 ottobre.

Per questo ci è sembrato naturale interessarci alla necessità che la comunità musulmana, presente nel territorio del nostro Vicariato, ha, da tempo, di trovare uno spazio adeguato per la preghiera, e provare a sensibilizzare la comunità sia cristiana sia civile.
La Costituzione Italiana, negli articoli 8 e 19, tutela la libertà di culto come diritto inalienabile.

In quanto cristiani, comprendiamo profondamente il valore della preghiera e del luogo sacro dove essa si eleva. La nostra fede ci insegna che ogni persona è un figlio di Dio e che il rispetto per la dignità di ognuno è fondamentale. La nostra fede ci insegna ad amare il prossimo e a trattare gli altri come vorremmo essere trattati. Pertanto, sostenere la comunità musulmana nella ricerca di un luogo di culto ci sembra un’espressione concreta dell’insegnamento cristiano.
La Chiesa ha esplicitato la sua stima nei confronti dei musulmani nella Dichiarazione sulle Relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane “Nostra Aetate” del Concilio Vaticano 2°2.

Come cattolici, la nostra comprensione delle esigenze della comunità musulmana si basa anche su principi di fratellanza e rispetto. Riconosciamo come ogni individuo abbia il diritto di praticare la propria fede liberamente; altresì, comprendiamo come un luogo di culto per la comunità musulmana non sia solo un’esigenza spirituale, ma anche un simbolo tangibile di inclusione.

Il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, firmato ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019 da papa Francesco e dal Grande imam di al-Azhar Ahmad al-Tayyib, è in questo senso un faro di speranza che illumina il cammino verso una convivenza pacifica e rispettosa tra le diverse fedi.

1) Dato ricavato sommando la totalità dei cittadini stranieri iscritti in anagrafe comunale a Sestri Levante al 04/10/2024 e provenienti da paesi a maggioranza musulmana. Da questo dato sono esclusi i musulmani di cittadinanza italiana

2) (...) La Carta di Abu Dhabi sottolinea l’importanza del dialogo interreligioso, del rispetto reciproco, della comprensione tra le fedi e del lavoro congiunto per la costruzione di una società giusta e pacifica. Essa invita tutti a rifiutare la violenza e a lavorare insieme per la costruzione di una società dove la libertà, la giustizia e la pace possano prosperare.

Siamo consapevoli che la presenza di un luogo di culto per la comunità musulmana rappresenterebbe un passo significativo verso la realizzazione di questi ideali. Un tale spazio, non solo soddisferebbe un’esigenza spirituale, ma diventerebbe anche un centro di vita comunitaria, dove si potrebbero svolgere attività educative e culturali, contribuendo così al benessere sociale di tutta la città.

Dall'ascolto delle testimonianze, dei desideri tangibili e delle speranze di alcuni membri della comunità musulmana è emerso il desiderio che lo spazio da trovare possa diventare un luogo in cui il passato delle proprie radici culturali possa incontrare un futuro di giustizia e civiltà, realizzando, già nel presente, quel sogno di pura accoglienza dove le esigenze dello spirito non sono ignorate ma accolte.
Il desiderio che ci accomuna, dunque, è quello di supportare i nostri fratelli musulmani nella ricerca di uno spazio in cui possano riconoscersi nel nostro territorio e trovare una nuova casa da amare e rispettare, lontano dalle diffidenze e sempre più vicino gli uni agli altri."

Sestri Levante, 4 febbraio 2025

Zona Pastorale di Riva, Trigoso e San Bartolomeo Parrocchia di Santo Stefano del Ponte
Azione Cattolica Interparrocchiale di Sestri L. e Casarza L. Comunità locale del Movimento dei Focolari

Il commento di Solinas: "Ci impegneremo a dare una risposta concreta a questa legittima richiesta"

“Questa iniziativa si inserisce nel più ampio quadro della necessità di favorire il dialogo interreligioso che non solo promuove integrazione, unione e reciproca comprensione, ma rafforza anche il valore della fratellanza, un principio condiviso da entrambe le religioni, fondamentale per il futuro della nostra comunità nel suo insieme - commenta il sindaco di Sestri Levante, Francesco Solinas -. In collaborazione con gli altri sindaci del territorio e le parrocchie, ci impegneremo a dare una risposta concreta a questa legittima richiesta, espressione di una comunità sempre più presente e attiva nel tessuto culturale del nostro comprensorio”.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali