Giornata internazionale della donna: le iniziative nel Levante
Primo appuntamento mercoledì 26 febbraio alle 17:30 con la proiezione del documentario “What we fight for", a Lavagna

Anche quest’anno le Associazioni del Tigullio, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, propongono iniziative affinché le voci della comunità ligure possano unirsi in momenti di presenza collettiva e diffondere un messaggio contro la cultura patriarcale che, anche nel nostro Paese, a partire dal linguaggio sessista, dalle vessazioni psicologiche, i ricatti economici, le discriminazioni diffuse, le minacce, le violenze sessuali degenerano sino ai femminicidi.
Un doppio appuntamento
Primo appuntamento mercoledì 26 febbraio
Le associazioni promotrici sono ANPI Chiavari, ANPI Lavagna, ANPI Sestri Levante, FUTURA, Antenna Tigullio di Amnesty International, C.I.S.D.A. Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane, Presidio Nicholas Green di Libera, Associazione Danze Popolari Tigullio, L’incantevole Aprile, Verità e Giustizia: il Tigullio per i Diritti, Sestri Città Aperta, U.D.I. Coordinamento Levante, Il
Bandolo, Zucchero Amaro, Associazione Senza Paura di Genova.
Il docufilm "What we fight for"
Il primo appuntamento sarà mercoledì 26 febbraio alle 17:30 con la proiezione del documentario “What we fight for" al salone delle opere parrocchiali della Basilica di Santo Stefano, in via dei Cogorno a Lavagna. Presentazione a cura delle registe Sara del Dot e Carlotta Marrucci e della direttrice della fotografia Marta E. Antonioli.
Il docufilm, in inglese con i sottotitolo in italiano, racconta le storie di tre giovani donne costrette a lasciare la propria vita in Afghanistan e Iran per ricostruirla in Europa.
Tre voci diverse che si intrecciano per raccontare storie di migrazioni, di oppressione, di violazioni dei diritti umani, ma anche di forza e speranza per le generazioni future. Tre sguardi diversi, uniti dal desiderio di cambiare le cose per chi verrà dopo di loro. Durante l’incontro sarà presente, in collegamento online, la giovane protagonista afghana Nahid Akbari.
Il flash mob per l'8 marzo
L'8 marzo, invece, alle 12, le associazioni danno appuntamento per un flash mob in piazza Matteotti davanti al municipio, a Sestri Levante, e consisterà in una breve azione teatrale, della durata di circa 20 minuti, messa in atto dalle associazioni promotrici per coinvolgere i cittadini, ai quali verrà distribuito un volantino con le ragioni dell’incontro.
"L’8 marzo non è una giornata di celebrazione ma, a partire dalla ricorrenza storica che risale agli inizi del XX secolo, un momento in cui parlare di quelle discriminazioni e violenze contro le donne che non sono mai cessate in ogni luogo del mondo sino a configurare, laddove la guerra e il fondamentalismo sono divenuti prevalenti, apartheid di genere: un crimine che riguarda la persecuzione sistematica e istituzionalizzata delle donne al vaglio della Sesta Commissione dell’Assemblea Generale delle Nazioni, nell’ambito della “Convenzione sulla prevenzione dei crimini contro l’umanità” in fase di adozione.
Per noi sarà anche e soprattutto un momento di vicinanza verso tutte le donne del mondo che si mobilitano, costruiscono percorsi di resistenza e proposte per la creazione di democrazie fondate sulla giustizia e sui diritti umani."- così gli organizzatori.
[Nella foto Nahid Akbari, la giovane protagonista afghana del docufilm]