La manifestazione

Euroflora 2025, buona la prima

Debutto all’insegna del bel tempo e della partecipazione

Euroflora 2025, buona la prima
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Sole, ospiti d’eccezione, molto interesse e tantissimi eventi. Rotto il ghiaccio, la prima giornata di Euroflora, le floralies in programma a Genova fino al 4 maggio, mette a segno un bel più. Entusiasmo immediatamente percepibile, nei volti e nei sorrisi delle tantissime persone, nell’apprezzamento dei molti contenuti e dei temi offerti alla riflessione, ma anche nel semplice godere la bellezza dei colori e profumi dei 154 giardini di Euroflora. Un entusiasmo accolto con soddisfazione dal presidente di Porto Antico di Genova:

«È presto per fare una valutazione, è importantissimo partire con il piede giusto, le premesse ci sono ma dobbiamo continuare così»

dichiara a margine di una delle tante iniziative di giornata il presidente Mauro Ferrando.

Il convegno di Coldiretti

Nel caleidoscopio delle proposte di Euroflora, c’è solo l’imbarazzo della scelta. L’arena Roverella, al pian terreno del padiglione Blu, ha ospitato Dal bosco alla città: il verde che cura! – l’atteso convegno di Coldiretti – Cnr che, oltre alla partecipazione del presidente nazionale Ettore Prandini e del presidente regionale Gianluca Boeri, ha visto la presenza del presidente della Regione Liguria Marco Bucci. Basata su dati “Divulga”, la ricerca evidenzia come il settore florovivaistico italiano ha raggiunto un valore record di 3,3 miliardi di euro, frutto del lavoro di 19.000 imprese che coltivano su 30.000 ettari di terreno.

«Una dimostrazione che il settore florovivaistico, oltre che essere un comparto fondamentale per l’agricoltura e l’economia, ha dei riflessi importanti anche a livello sociale per i benefici sulla salute delle persone – ha sottolineato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini -. Da qui l’importanza di valorizzare e promuovere piante e fiori Made in Italy affermando con forza il principio di reciprocità delle regole, senza il quale rischiamo di vanificare l’enorme lavoro portato avanti in questi anni dai florovivaisti italiani in termini di sostenibilità, nonostante i problemi causati dai cambiamenti climatici e dall’aumento dei costi legato alle tensioni internazionali».

In particolare, la Senior Project Manager per UrbanShift presso C40 Cities a Londra Viola Follini ha rappresentato con una analisi attenta e dettagliata, l’importanza delle piante per la tutela dell’ecosistema e della stessa salute umana.

La conferenza del professor Stefano Mancuso

Altro evento atteso e di successo, la conferenza del professor Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale di fama internazionale, protagonista di ricerche pioneristiche sull’intelligenza delle piante, che ha letteralmente affascinato il pubblico con la sua proposta di Fitopolis, la città del futuro:

«Il cambiamento climatico e il riscaldamento globale stanno cambiando l’idea delle nostre città, nelle quali sono concentrare la maggioranza delle popolazioni. In Italia il 78% delle persone vive in città, in condizioni che stanno diventando sempre più insostenibili, pensiamo ad esempio alle isole di calore, nei prossimi mesi sarà durissima. Ogni euro investito in alberi, si assorbe mille volte in più di anidride carbonica di qualsiasi tecnologia umana. Mi sembra chiaro quale sia la strada da percorrere».

Presente anche l’astronauta Franco Malerba

Assai apprezzati anche la presentazione del prototipo funzionale di serra spaziale che l’astronauta Franco Malerba ha presentato in sala Ginestra, così come grandissimo interesse e curiosità ha destato il robot per la potatura delle vigne dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

Altrettanto partecipata la dimostrazione dell’antica arte di costruzione dei muri a secco, nello spazio del Parco Nazionale delle Cinque Terre.

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