Politica locale

Depuratore in Colmata: l'affondo dell'opposizione alla giunta Messuti

Critico anche Davide Grillo, presidente dell'associazione Impegno Comune

Depuratore in Colmata: l'affondo dell'opposizione alla giunta Messuti
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Durante la seduta del consiglio comunale di Chiavari di ieri, martedì 30 aprile, tra gli argomenti trattati c'era la costruzione del depuratore in zona di Colmata. Il commento della minoranza unita, composta da Silvia Garibaldi, Mirko Bettoli, Antonio Bertani, Nicola Orecchia, Alessandro Calcagno, Giovanni Giardini e del presidente dell'associazione Impegno Comune, Davide Grillo.

L'affondo

"Ieri sera si sono discussi finalmente una mozione ed un Ordine del Giorno che le minoranze avevano presentato a dicembre e cioè subito dopo che il TAR si era pronunciato a favore dei coraggiosi cittadini ricorrenti contro il progetto di depuratore in colmata (verso i quali l’Amministrazione chiavarese aveva usato, a nostro parere,  toni e parole poco gradevoli all'inizio) annullando il decreto dirigenziale della Regione Liguria con il quale era stato rilasciato a favore di IREN Acqua s.p.a. il Provvedimento Autorizzatorio UnicoRegionale (PAUR)."- così l'opposizione di Palazzo Bianco

"Scopo della mozione e dell’ODG era votare all’unanimità una presa di posizione contro la collocazione del depuratore di vallata in colmata e fare prendere una posizione formale ed ufficiale da parte di Sindaco, Giunta e consiglio comunale che confermasse le parole, che sappiamo essere volatili, con le quali il Sindaco si era pronunciato i giorni successivi alla sentenza."

Il rifiuto ad un testo condiviso

"Messuti, Segalerba, Giunta e consiglieri comunali di maggioranza (con in testa i capigruppo Brignole e Monti) hanno rifiutato di operare per un testo condiviso e votabile con il quale prendere un impegno formale a scongiurare per sempre la sciagura del depuratore di vallata in colmata in un momento in cui oltretutto IREN pare aver accantonato i bandi di gara relativi al progetto."

Il testo presentato dalla minoranza

"Si voleva sancire che il Comune di Chiavari:

- Si sarebbe impegnato presso gli enti sovraordinati per evitare ricorsi al consiglio di Stato degli stessi

- Si sarebbe impegnato a portare avanti l’ammodernamento di Preli e a non concedere le aree di colmata per la depurazione
- Si sarebbe impegnato a negoziare con gli altri Comuni (come si fece nel 2016/2017 con Sestri e i Comuni della Val Petronio) per trovare soluzioni e annullare la delibera di città metropolitana del 2018 (quindi durante la amministrazione di cui l’attuale si dice essere la continuità) che ha stabilito la collocazione in colmata."

La critica alla giunta Messuti

"Invece dopo tante parole prendiamo atto che:

- Il Sindaco facente funzione della città metropolitana Segalerba, che avrebbe l’occasione ghiotta di portare a casa il risultato del cambio di collocazione della depurazione e di renderla diffusa su più comuni, dopo una prima riunione in cui i Sindaci del comprensorio in maggioranza hanno preferito non pensare ad alternative, ha gettato la spugna e di fatto dice che Chiavari ha un suo depuratore e che il problema lo hanno Lavagna e Cogorno.

Riteniamo questa posizione molto pericolosa perché ben sappiamo che fino ad ora la sede della depurazione del comprensorio è ancora la colmata. E se Chiavari dorme…. Si può trovare un altro progetto sempre sulla stessa area. Inoltre proprio un sindaco di città metropolitana dovrebbe comprendere che la vera soluzione si trova se si trova una sintesi comprensoriale.

Evidentemente negoziare e fare sintesi a livello istituzionale non sembra essere un punto di forza di Segalerba (d’altronde il suo risultato alle elezioni regionali molto chiavarese e poco regionale ha parlato chiaro)

- L’ Amministrazione comunale che ha agevolato sempre il progetto che era in discussione in conferenza dei servizi e che ci racconta di non essere stata favorevole ma che in 8 anni nulla ha fatto per ostacolarlo anzi che ce lo presentava come una opportunità con lo specchietto per allodole del polo scolastico, continua ad essere contraria solo a parole e rifiuta di prendere impegni formali raccontandoci di contatti e di riunioni di cui noi e quindi i cittadini non hanno alcuna evidenza ufficiale

- I consiglieri di maggioranza Sindaco e Segalerba in testa si sono aggrappati a presunte imperfezioni formali dell’ODG ma si sono rifiutati di emendare in modo condiviso e con l’aiuto del Segretario Generale in Conferenza dei Capi Gruppo. Hanno votato contro gli emendamenti quindi proposti dalla minoranza per renderlo formalmente corretto e contro l’ODG."

L'affondo di Davide Grillo

"Nel consiglio comunale di ieri, l’amministrazione Messuti ha dato l’ennesima prova di come si possa trasformare una buona notizia in un’occasione persa.

Dopo che Iren ha finalmente ritirato dai bandi la voce relativa al depuratore in Colmata – fatto positivo per tutti i chiavaresi, per il commercio ed il turismo – sarebbe stato logico e doveroso approfittare dell’occasione per sancire, con un atto politico chiaro, la definitiva archiviazione di questa assurda ipotesi progettuale."- così il presidente.

"E invece no. Niente ordine del giorno condiviso, nessuna volontà di mettere nero su bianco ciò che tutti a parole (o quasi tutti) dicono di volere: basta cementificare la Colmata con un impianto che avrebbe distrutto l’ambiente e compromesso la vivibilità del nostro litorale.

Davanti alla proposta delle minoranze di chiudere la partita una volta per tutte, la maggioranza ha preferito sfilarsi e continuare a navigare a vista, con atteggiamenti ostruzionistici e ostinati degni di chi non ha alcuna visione per la città, se non quella di vivacchiare nella confusione."

L'affondo a Brignole e Monti

"La capogruppo di Avanti Chiavari Brignole ed il capogruppo di Partecipativa Monti non hanno voluto neanche partecipare alla riunione dei capigruppo richiesta dalla minoranza utile a cercare una sintesi condivisa, una inspiegabile o forse no, chiusura totale."

Sul presidente del consiglio Segalerba

"Il presidente del consiglio comunale, nonché Sindaco della Città Metropolitana, Avv. Segalerba, avrebbe potuto incidere davvero, prendere in mano la situazione e dimostrare leadership. Invece ha preferito restare alla finestra, evitando accuratamente di esporsi e di assumersi quelle responsabilità che il suo doppio incarico imporrebbe. Un comandante che si limita a guardare la nave mentre va alla deriva."

"Qualcuno, evidentemente, sogna ancora un depuratore “a puntate”: prima Colmata, poi magari un ritorno di fiamma per Preli. Resta però il sospetto che in maggioranza qualcuno non abbia ancora digerito la sconfitta giudiziaria e cerchi di lasciare aperto uno spiraglio."

La scadenza per il ricorso

"Noi di Impegno Comune continueremo a vigilare, anche perché la scadenza per il possibile ricorso al Consiglio di Stato è il 5 giugno. Fino a quella data, tutto è ancora possibile.

Una cosa è certa: se ieri ci fosse stata la possibilità di scrivere una pagina chiara e definitiva, l’amministrazione ha scelto invece l’inchiostro simpatico. Quello che scompare quando serve."

 

“Abbiamo assistito all’ennesima prova di debolezza politica e confusione strategica. Hanno perso l’occasione di dimostrare coerenza e rispetto verso i cittadini. Se questo è il modo in cui intendono governare, non stupiamoci del fatto che le decisioni vere vengano sempre prese altrove.- conclude Grillo.

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