Nido comunale a Rapallo, Carannante: "Il Comune sfida i cittadini, 2 milioni a rischio"
"Un’operazione ad altissimo rischio finanziario, ambientale e politico"

Il consigliere comunale di minoranza Andrea Carannante interviene in merito alla delibera della Giunta comunale guidata dal sindaco Elisabetta Ricci per il progetto di costruzione dell’asilo nido comunale nell’area delle ex serre, finanziato con fondi PNRR:
"La Delibera di Giunta Comunale n. 174 del 14 maggio 2025 certifica in maniera inequivocabile ciò che i cittadini e i comitati denunciano da tempo: il progetto di costruzione dell’asilo nido comunale nell’area delle ex serre, finanziato con fondi PNRR, è un’operazione ad altissimo rischio finanziario, ambientale e politico.
Nel testo deliberato si legge che i fondi PNRR ammontano a 1.440.000,00 euro, a fronte di un quadro economico complessivo pari a 1.900.000,00 euro. L’opera deve concludersi entro il 31 marzo 2026, con collaudo entro il 30 giugno 2026. Tuttavia, si ammette esplicitamente che “il proseguimento dei lavori […] presenta tempi molto stringenti e che eventuali imprevisti potrebbero determinare un superamento del termine […] e conseguente revoca del finanziamento PNRR” (Delibera, punto 6).
Non sono allarmi astratti: l’albero monumentale Cipresso di Monterey (cod. 06/H183/GE/07) ha imposto l’interruzione dei lavori e la necessità di una variante progettuale. Il Ministero dell’Agricoltura (nota prot. 0023610/2025) ha infatti imposto una zona di rispetto di 20 metri, all’interno della quale sono vietati “scavi, livellamenti, movimentazioni o compattazioni del terreno”. Ciò ha portato alla sospensione ufficiale dei lavori da parte del Direttore Lavori (nota prot. 0023644/2025) e alla necessità di un nuovo progetto da approvare entro metà luglio 2025.
La stessa Delibera evidenzia l’incertezza: “il rispetto del cronoprogramma presenta comunque dei margini di incertezza dovuti principalmente all’eventuale verificarsi di circostanze impreviste e imprevedibili […] tali per cui […] il collaudo tecnico-amministrativo potrebbe avvenire oltre il termine del 30 giugno 2026”.
E se ciò accadesse? La risposta è durissima: “nell’ipotesi di mancato rispetto dei termini PNRR, la copertura dei costi di realizzazione dell’opera sarebbe totalmente a carico del Comune” (Delibera, narrativa finale). Vale a dire: 1,9 milioni di euro a carico diretto dei cittadini di Rapallo.
Ma la cosa più grave è che un’alternativa concreta è già sul tavolo. La Delibera ammette che in caso di rinuncia al progetto, il costo per la risoluzione contrattuale e il ripristino dello stato dei luoghi ammonterebbe a circa 450.000 euro: “eventuali somme già erogate dal Ministero […] dovranno essere allo stesso restituite e dovranno essere comunque corrisposte all’appaltatore quanto dovuto per le progettazioni, le lavorazioni già realizzate e gli oneri derivanti dal ripristino dello stato dei luoghi, stimati […] in circa € 450.000,00”.
Dunque, l’Amministrazione si trova a un bivio:
Rischiare la perdita del finanziamento PNRR e accollare l’intero costo dell’opera ai cittadini;
Oppure fermarsi ora, pagare 450.000 euro, recuperare l’area liberata e aprire un confronto serio su una destinazione d’uso più condivisa, sostenibile e rispettosa del verde urbano.Invece, la Giunta decide di andare avanti, forzando la mano, nonostante i segnali, i ritardi, gli ostacoli oggettivi e il parere contrario del Ministero dell’Agricoltura. Una decisione che rappresenta l’ennesimo atto di arroganza istituzionale contro la cittadinanza, già più volte mobilitata e contraria alla cementificazione dell’area.
Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Fermarsi ora è possibile. Ignorare ancora i fatti sarebbe un tradimento verso l’interesse pubblico".