Crollo della diga del porto di Rapallo, i giudici: "Indagare anche l'ex sindaco Roberto Bagnasco"
Potrebbe essere indagato l'ex sindaco di Rapallo e attuale parlamentare di Forza Italia

Potrebbe essere indagato l'ex sindaco di Rapallo, e attuale parlamentare di Forza Italia, Roberto Bagnasco, per il crollo della diga di Rapallo del 2018. Lo riporta l'Ansa.
Nel dispositivo della sentenza di condanna a due anni, con la condizionale, per l'ex direttore del Genio civile Alessandro Pentimalli, emessa ieri, i giudici hanno ordinato la trasmissione degli atti al pm Andrea Ranalli per indagare su eventuali responsabilità di chi si occupò del rifacimento della diga negli anni 2000: "L’allora sindaco pro tempore e il presidente del consorzio Porto Riva" che "commissionò" i lavori di innalzamento della diga.
Potrebbe essere indagato l'ex sindaco di Rapallo e attuale parlamentare di Forza Italia
L'ex dirigente pubblico, difeso dall'avvocato Claudio Zadra, era l'unico imputato nel processo per il crollo della diga del porto privato Carlo Riva di Rapallo, abbattuta nella mareggiata del 2018. La notte tra il 29 e il 30 ottobre onde fino a dieci metri di altezza avevano fatto crollare parte della strada per Portofino e la diga del porticciolo turistico.
La forza dell'acqua causò la rottura degli ormeggi di decine di imbarcazioni, soprattutto grandi yacht che finirono contro i moli e le scogliere. Furono 225 le imbarcazioni danneggiate o affondate tra le quali anche lo yacht di Pier Silvio Berlusconi.
Sotto esame della procura erano finiti i lavori di rinforzo della diga. Per l'accusa, ci sarebbero stati difetti nella progettazione e non vi sarebbero state le prescrizioni tecniche e la vigilanza da parte del Genio civile. In un primo momento era stato indagato anche il progettista dei lavori, Ernesto la Barbera, ma era poi uscito dal procedimento per motivi di salute. La procura valuterà se iscrivere o meno sul registro degli indagati dopo le motivazioni della sentenza che arriveranno tra 90 giorni.