La denuncia

Atto di intimidazione ad una guardia zoofila a Sestri Levante

L'ente: "Se, come diceva Ghandi, la civiltà di un popolo si vede da come trattano gli animali, la civiltà ligure non sembra essere messa troppo bene"

Atto di intimidazione ad una guardia zoofila a Sestri Levante
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L'associazione Stop animal crimes Italia, ente di denuncia dei crimini a danno degli animali e dell'ambiente, ha sporto denuncia alla stazione dei Carabinieri di Sestri Levante dopo che domenica 1 giugno una guardia zoofila ha rinvenuto davanti alla propria abitazione, a Sestri Levante, parti di cinghiale, una massa di grasso e un arto (nella foto).

Il gesto intimidatorio

"A prescindere dal potenziale atto di bracconaggio contro i cinghiali, da cui poi stati prelevati le parte dell'animale (a dire dai Carabinieri Forestali sezionati con strumenti da taglio) rinvenute dalla guardia, il gesto di profila soprattutto come un atto intimidatorio verso l'attività di denuncia che le guardie zoofila di Stop Animals Crimes Italia stanno conducendo con coraggio e dedizione" - così l'Ente.

L'attività dell'Ente

"Da allevamenti intensivi a singoli maltrattamenti, dal controllo di cani da caccia a quelli da pastore, da pochi mesi che l'Associazione con il suo nucleo zoofilo ha avviato la vigilanza nella provincia di Genova, ha già relazionato la Procura su più fatti potenzialmente illegali, su cui si sta indagando ovvero operato sequestri di cani maltrattati convalidati dal Magistrato"

"Non è una novità che imporre la legge non sia spesso ben accetto da molti cittadini, soprattutto in materia di tutela degli animali,  dove è difficilissimo far comprendere che gli animali, in particolare cani e gatti ma non solo, non sono più considerati oggetti dalle leggi ma esseri senzienti e che quindi non si possono, ad esempio, detenere isolati nelle campagne o sui balconi piuttosto che legati a catena per fare la guardia.

Al contrario vanno forniti non solo delle dovute attenzioni affettive e fisiche, ma detenuti in luoghi puliti,  riparati e privi di catene."

L'appello a Regione Liguria

"In attesa delle indagini volte a identificare l'autore della deprecabile minaccia contro la nostra guardia e mentre la nostra vigilanza continuerà senza sosta, facciamo un appello a Regione Liguria di aggiornare la sia legge regionale n 23 del 2000 a parametri più attuali e moderni, poiché è la più obsoleta legge regionale italiana in tema di benessere animale e se, come diceva Ghandi, la civiltà di un popolo si vede da come trattano gli animali, la civiltà ligure non sembra essere messa troppo bene." concludono

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