Caso diamanti a Settembre la battaglia finale

Intervista a Corrado Cicciarelli di Cisl Adiconsum, numeri in aumento delle persone raggirate dal caso dei diamanti da investimento

Caso diamanti a Settembre la battaglia finale
Pubblicato:
Aggiornato:

Aumentati i casi di persone raggirate per i tanti casi dei diamanti da investimento. Intervista a Corrado Cicciarelli di Adiconsum Cisl.

Diamanti da investimento, superati i 60 casi

Caso diamanti, aumenta di giorno in giorno il numero dei risparmiatori truffati nel levante ligure. Una sessantina di persone, in totale, si è rivolta allo sportello Adiconsum Cisl di via Vinelli a Chiavari e all’avvocato di riferimento dell’associazione Luca Torrente, per l’acquisto “gonfiato” di diamanti. Cinque istituti di credito sono chiamati in causa per aver messo in contatto i loro correntisti con gli addetti delle due società coinvolte nella vicenda: Intermarket diamond business (Idb) di Milano e Diamond private investment (Dpi) di Roma.

«Le segnalazioni provengono ormai da tutti i comuni del comprensorio del levante ligure – ha commentato Corrado Cicciarelli -. La quasi totalità delle persone sono vittime del Banco Popolare; come hanno riferito, questi sono stati contattati dalle filiali con insistenza e per lunghi periodi».

Diamanti venduti tre volte di più del loro valore

Il picco di investimenti in diamanti risale al 2011, e a livello nazionale si parla di un giro di 6 miliardi e mezzo di euro incamerate dalle due società, per 130mila persone. «Numero che comprende investitori e persone che non si sono rese conto di questo investimento, e che hanno trovato in eredità diamanti investiti da parenti deceduti. La prova provata che si tratta di un raggiro è fornita dalle certificazioni effettuate da periti testamentari: diamanti dal valore di 3 mila euro erano stati venduti a 10 mila, più di 3 volte tanto».

Un caso diventato importante anche a livello nazionale, iniziate le prime restituzioni agli investitori

«Tutte le associazioni nazionali in difesa dei consumatori sono sul piede di guerra – ha detto il responsabile Cisl Adiconsum, Corrado Cicciarelli -. Le banche, per prima Intesa San Paolo che ha scelto la strada della restituzione totale ai clienti, stanno iniziando a restituire il denaro investito. In Italia si registrano 130mila casi: più della metà interessano il Banco Bpm e le sue articolazioni, l’istituto di credito che sicuramente ne ha venduti maggiormente». Il caso è anche approdato in Parlamento con un’interpellanza del deputato della Lega Daniele Belotti.

«A livello locale sono state presentate offerte improponibili. Partendo dal fatto che i diamanti sono stati venduti al triplo del loro valore, si deve partire dalla restituzione dei due terzi della somma investita. Altra possibilità, quella di restituire i due terzi, facendo tenere i diamanti ai clienti. Da tenere in considerazione poi il fatto che i soldi sono stati in mano alla banca per almeno 6/7 anni a costo zero. Nel territorio, il 99% dei casi riguarda il Banco Bpm».

Per Cicciarelli è senza dubbio «il peggior imbroglio della Storia bancaria italiana»

Secondo Cicciarelli, il caso dei diamanti da investimento è peggio anche del crac Parmalat e dei Bond argentini: «Nel caso Parmalat si vendevano titoli di valore di un’azienda che in seguito è fallita, mentre nel caso dei bond argentini si trattava di titoli di Stato di un Paese sovrano che poi ha vissuto un grave periodo di crisi economica: qui invece il “bidone” avveniva subito, proprio nel momento della vendita al triplo del valore dei diamanti. Una truffa istantanea».

Attesa tra settembre e ottobre per la "battaglia finale" sul caso dei diamanti da investimento: «Il nostro obiettivo è risolvere quanto prima la situazione, ma prepariamoci alla battaglia finale tra settembre e ottobre. L’impegno di Adiconsum si sta intessendo con altri enti e associazioni italiane a difesa dei consumatori».

Seguici sui nostri canali