Chiavari, Orecchia: “Contro il depuratore va cambiato il PUC”
"Siamo contenti che finalmente la Maggioranza abbia presentato un ordine del giorno in cui dichiara di essere contraria al depuratore in colmata mare e di voler chiedere a Città Metropolitana di Genova di superare la realizzazione di un depuratore comprensoriale di vallata, al servizio di 11 comuni, a Chiavari, mantenendo, invece, l’utilizzo dell’impianto di Preli"

Il consigliere comunale di minoranza a Chiavari (Cambia con me) (Chiavari con Te!), Nicola Orecchia, sul tema del depuratore a seguito dell'ordine del giorno presentato dalla maggioranza che si discuterà nel corso del prossimo Consiglio Comunale:
"Siamo contenti che finalmente la Maggioranza abbia presentato un ordine del giorno in cui dichiara di essere contraria al depuratore in colmata mare e di voler chiedere a Città Metropolitana di Genova di superare la realizzazione di un depuratore comprensoriale di vallata, al servizio di 11 comuni, a Chiavari, mantenendo, invece, l’utilizzo dell’impianto di Preli.
C’è voluta la richiesta di convocazione di un Consiglio Straordinario da parte della Minoranza che ha presentato un nuovo ordine del giorno contro questo progetto scellerato. Peccato che, fino ad oggi, quando in Città Metropolitana c’era Antonio Segalerba, (in qualità, prima, di consigliere metropolitano e, poi, addirittura, vice sindaco e sindaco facente funzioni), gli ordini del giorno, le interpellanze, le mozioni dell’opposizione sono stati tutti
respinti, difendendo il depuratore in colmata a spada tratta, (anche nel giudizio al TAR). Anzi, ancora con una nota del 09.01.2024, la Città Metropolitana aveva garantito a Iren Acqua S.p.A. il finanziamento dell’opera (“la copertura della previsione tariffaria dell’investimento relativo all’intervento per € 120.771.206 non scontati ed oggetto di gara”). Evidentemente Segalerba, dopo aver perso le elezioni regionali e la poltrona a Genova, si è convertito sulla via di Damasco.
Meglio così, (anche se sono stati persi quasi dieci anni senza combinare nulla e spesi molti soldi pubblici e qualcuno ne dovrà rispondere), ma ora lasciamo stare il passato e guardiamo al futuro con rinnovata speranza.
Attenzione, però, perché non sono ancora tutte rose e fiori.
Nell’ordine del giorno presentato da questa Maggioranza, infatti, manca ancora l’elemento fondamentale che, invece, come Minoranza abbiamo espressamente richiesto: va subito cambiato il PUC approvato con la Giunta Di Capua nel 2018 che prevede la collocazione del depuratore proprio in colmata mare.
Nelle Norme di Attuazioni del P.U.C., infatti, l’art. 42 Distretto di Trasformazione "Colmata e Lido" prevede ancora che "L'attuazione della trasformazione dell'area della Colmata deve essere conseguita per fasi successive, considerando prioritaria … l'approvazione del progetto del Depuratore in Colmata" e nella planimetria allegata è individuato graficamente l'ingombro del Depuratore.
Nell’ordine del giorno della Maggioranza, invece, c’è scritto che: “non saranno adottati provvedimenti di variante o modifica agli strumenti urbanistici vigenti”.
Ma come? La Giunta Messuti dichiara a parole di non volere il depuratore in colmata e poi non lo vuole togliere nel documento di pianificazione del futuro della Città? Nell’ordine del giorno presentato dalla Minoranza, invece, si chiede alla Giunta di “non concedere più in futuro qualsiasi porzione di proprietà del patrimonio del Comune di Chiavari che insiste sull’area di colmata per l’impianto di depurazione, revocando la disponibilità dell’area di Colmata, ivi compresi gli strumenti urbanistici”.
Confidiamo che nel prossimo Consiglio Comunale condivideremo un unico ordine del giorno in cui si preveda anche questo punto cruciale per cancellare definitivamente il depuratore in colmata mare.
Altrimenti da parte della Maggioranza assisteremo all’ennesima presa in giro dei cittadini".