L'appuntamento

"Violenza di genere e responsabilità educative": l'incontro di Udi Levante

Venerdì 20 giugno, alle 17:30, in via Costaguta 21 a Chiavari

"Violenza di genere e responsabilità educative": l'incontro di Udi Levante
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Appuntamento a Chiavari per venerdì 20 giugno alle 17:30, in via Costaguta 21, per l'incontro dal titolo "Violenza di genere e responsabilità educative. Oltre l’articolo 577"

L'incontro

Relatori dell'incontro saranno Marco Bacigalupo, del gruppo “Amore in cammino”, servizio pastorale familiare di Chiavari, Cecilia Chiappari di Nassa Rapallo APS, co-organizzatrice del Sextival e Nicoletta Peri, avvocata di Telefono Donna, centro antiviolenza.

"Il governo ha di recente deciso di punire i femminicidi con l’ergastolo. Basta inasprire le pene per trovare soluzioni a un problema? Sappiamo che no, non è mai bastato, anche se molti cittadini e cittadine sono indotti a crederlo da alcune forze politiche."- così gli organizzatori.

"In Italia il numero degli omicidi cala da anni, quello dei femminicidi purtroppo no.

Da tempo studenti, famiglie, associazioni le più diverse chiedono che la scuola preveda alcune ore di educazione sentimentale e sessuale perché la violenza di genere ha origine nelle nostre stesse radici culturali e nella tradizione. Non è una emergenza e va affrontata da tutta la nostra società, mentre le nuove linee guida del ministero dell’Istruzione e del merito impongono che l’educazione sessuo-affettiva venga fatta solo nelle classi superiori ed esclusivamente se c’è il consenso dei genitori. Lo spettro che viene agitato è la teoria gender, una invenzione secondo la quale chi vuole discutere di questi argomenti vorrebbe in realtà convincere ragazze e ragazzi a essere gay o trans.

Le donne, che hanno avuto il voto solo 80 anni fa, sono sempre state parte del bottino di guerra, come gli schiavi, la erra, gli animali e solo dopo la seconda guerra mondiale si è stabilito che la violenza contro di loro è un crimine contro l’umanità. Allo stesso modo solo di recente si è cominciato a parlare dei diritti degli omosessuali o delle persone eterosessuali." - concludono.

L’ingresso è libero

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