Lavagna

Aqua De Mâ commenta la sentenza del Consiglio di Stato

In merito alla richiesta di sgombero intimata dal Comune di Lavagna contro l’allevamento di piscicoltura di Aqua De Mâ, giudici non hanno riformato la sentenza del Tar oggetto del ricorso

Aqua De Mâ commenta la sentenza del Consiglio di Stato
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Ieri il Consiglio di Stato ha deliberato in merito alla richiesta di sgombero intimata dal Comune di Lavagna contro l’allevamento di piscicoltura di Aqua De Mâ. I giudici non hanno riformato la sentenza del Tar oggetto del ricorso. L’amministratore delegato di Aqua De Mâ, Roberto Co' ha dichiarato:

In merito alla richiesta di sgombero intimata dal Comune di Lavagna contro l’allevamento di piscicoltura di Aqua De Mâ, giudici non hanno riformato la sentenza del Tar oggetto del ricorso

"Siamo di fronte a un’assurdità giuridica. C’è una legge regionale con un suo regolamento che dice in modo esplicito che Aqua ha diritto a una concessione di 15 anni, chiarendo punto per punto i diritti del concessionario. Una legge regionale che non ha introdotto una nuova regolamentazione, ma ha semplicemente recepito nel modo più ovvio e evidente la normativa esistente, chiarendo che l’attività di Aqua rientra tra quelle espressamente previste e tutelate dalle leggi nazionali relative all’imprenditoria agricola. Nonostante ciò si continua a considerare come valida una sentenza che dava torto ad Aqua pur essendo contraddetta dai chiarimenti normativi successivi. È come sentirsi confermare una multa per divieto di sosta nonostante il proprietario del parcheggio abbia affermato che l’auto la potevi lasciare lì. Basterebbe prendere atto della corretta interpretazione secondo quanto indicato da Regione Liguria per chiudere una vicenda che sta diventando una follia giurisprudenziale. Proseguiremo la nostra battaglia giuridica in tutte le sedi opportune, dopo questa fase cautelare che non ha compreso i contenuti della nuova legge”.

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