Caso Asilo Parco Casale, presentato un ricorso alla Corte dei Conti
Carannante: «Da oggi nessuno sconto. Loro hanno scelto la rottura, noi costruiremo il cambiamento»

A Rapallo, il consigliere comunale di minoranza Andrea Carannante ha presentato alla Corte dei Conti della Liguria una segnalazione formale per accertare eventuali responsabilità amministrative e contabili legate alla gestione del progetto finanziato con fondi PNRR per la costruzione dell’asilo nido nel Parco Casale.
Un gesto che giunge dopo mesi di mobilitazione
Un gesto che giunge dopo mesi di mobilitazione: due consigli comunali straordinari, interrogazioni, manifestazioni pubbliche, osservazioni tecniche e una raccolta firme partecipata da centinaia di cittadini.
«Li avevamo avvertiti in ogni modo. Hanno deciso deliberatamente di ignorare i vincoli, le segnalazioni, i cittadini. Ora c’è un progetto bloccato, decine di migliaia di euro sprecati, il rischio concreto di perdere 1.440.000 euro di fondi PNRR. E Rapallo paga», ha dichiarato Carannante.
Il nodo centrale è l’area in cui l’asilo doveva sorgere: il progetto iniziale, aggiudicato nel 2024 tramite appalto integrato, non ha tenuto conto della presenza di un Cipresso di Monterey, albero monumentale tutelato e iscritto nell’Elenco nazionale, per il quale vige un vincolo di rispetto di 20 metri. Un dettaglio tutt’altro che trascurabile, che ha portato il Ministero competente a imporre una variante progettuale dopo l’apertura del cantiere.
Il Comune ha sospeso i lavori con Delibera di Giunta n. 174 del 14 maggio 2025, riconoscendo la necessità di spostare parte dell’edificio, affidando un nuovo incarico progettuale con un costo aggiuntivo superiore a 46.000 euro, e prendendo atto del rischio di revoca dell’intero finanziamento qualora l’opera non venga collaudata entro il 30 giugno 2026. Una possibile rinuncia all’intervento potrebbe generare ulteriori spese fino a 450.000 euro per ripristini e rimborsi.
Carannante non usa mezzi termini: «Non è più tempo di appelli inascoltati. In Consiglio comunale avevo annunciato un cambio di passo dell’opposizione: ora lo mettiamo in pratica. La rottura politica l’hanno voluta loro, scegliendo l’arroganza invece dell’ascolto. Da oggi nessuno sconto».
Secondo la segnalazione, si configura una gestione «imprudente e dannosa», che ha causato spese pubbliche per un progetto risultato poi irrealizzabile nella sua versione originale, generando costi aggiuntivi e rischiando la perdita dei fondi europei. Carannante sottolinea che non si tratta solo di un atto tecnico, ma di una precisa scelta politica:
«Chi sbaglia paga. E chi governa senza rispetto per la città e per il denaro pubblico dovrà rispondere. Noi li travolgeremo, sul piano politico, culturale, amministrativo. Perché Rapallo ha bisogno di una nuova guida: competente, onesta, popolare».