Tunnel della Fontanabuona, Carannante presenta istanza di accesso al parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici
"L’obiettivo è quello di poter valutare nel dettaglio i contenuti e le prescrizioni contenute nel parere tecnico espresso dal Consiglio, che ha recentemente dato il via libera al proseguimento dell’iter progettuale"

Il consigliere di opposizione a Rapallo, Andrea Carannante ha presentato istanza di accesso al parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sul tema del Tunnel della Fontanabuona:
"È stata presentata, in data venerdì scorso, un’istanza formale di accesso agli atti indirizzata al Ministero delle Infrastrutture, con la quale si richiede il parere rilasciato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici in merito al progetto del tunnel della Fontanabuona.
L’istanza è stata inviata tramite posta elettronica certificata dallo Studio Legale Sommovigo, in collaborazione con il giurista ambientale Marco Grondacci, nell’ambito delle azioni già avviate per contrastare un’opera fortemente impattante sotto il profilo ambientale e procedurale. L’obiettivo è quello di poter valutare nel dettaglio i contenuti e le prescrizioni contenute nel parere tecnico espresso dal Consiglio, che ha recentemente dato il via libera al proseguimento dell’iter progettuale.
L’accesso al documento è finalizzato alla successiva impugnazione dell’atto con motivi aggiunti nell’ambito del ricorso già pendente presso il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, al fine di evitare che, nel corso dell’udienza di merito o della fase cautelare, venga eccepita la mancata contestazione di un atto tanto rilevante.
Il parere tecnico, rilasciato all’unanimità dal Consiglio Superiore, costituisce infatti un passaggio chiave nell’iter autorizzativo dell’opera. È dunque fondamentale acquisirlo ufficialmente per garantire la completezza del contenzioso amministrativo e per rafforzare il quadro giuridico a tutela del territorio, dell’ambiente e della trasparenza procedurale.
Seguiranno aggiornamenti in merito agli sviluppi del ricorso e all’eventuale deposito dei motivi aggiunti."