Lavagna Insieme: “Un anno di giunta Mangiante bis, il bilancio è fallimentare”
Il gruppo di opposizione guidato da Lapetina traccia un giudizio negativo sui primi dodici mesi dell’amministrazione Mangiante: "Troppi ritardi, poca trasparenza e città ferma su più fronti"

Nella mattinata di sabato 12 luglio, il gruppo consiliare Lavagna Insieme, guidato da Claudio Lapetina, è sceso in piazza per incontrare cittadini, operatori economici e turisti. Tema dell’incontro: il bilancio del primo anno della seconda giunta Mangiante, che il gruppo giudica senza mezzi termini “fallimentare”. Numerosi i temi toccati nel comunicato diffuso al termine della mattinata, che mette in luce criticità ritenute profonde e diffuse.
Le critiche
A partire dalla gestione del dissesto finanziario del Comune, che secondo Lavagna Insieme avrebbe dovuto chiudersi entro il 31 dicembre 2024 ma su cui regna l'incertezza:
«L’inerzia dell’amministrazione pesa sulla città, costretta a subire tributi ai massimi livelli».
Forte anche la critica alla gestione del porto, definita “scellerata” per la scelta di riaffidare la struttura ai privati tramite project financing. Il gruppo ribadisce che la gestione pubblica è possibile, come accade in altri comuni del Tigullio.
Poca programmazione viene segnalata anche su manutenzione urbana, rifiuti e rete di illuminazione. Nonostante l’aumento della TARI, Lavagna Insieme denuncia
«disservizi evidenti e cumuli di spazzatura per le strade».
Sul fronte viabilità e parcheggi, si contesta la mancanza di un piano del traffico e l’aumento dei parcheggi a pagamento, con particolare riferimento alla chiusura di Piazzale Lugano e alla perdita dell’area presso la stazione ferroviaria.
Nel mirino anche il Piano Urbanistico Comunale, che manca ancora di un avvio concreto:
«Il PRG è scaduto da decenni, si continua con varianti richieste da privati, senza visione d’insieme».
Critiche anche sul tema del decentramento: le frazioni di Cavi, Santa Giulia e la Moggia, secondo il gruppo, «sono completamente abbandonate».
Non mancano osservazioni sul disagio giovanile, che secondo recenti dati ASL è in aumento.
«Lavagna non offre prospettive ai giovani, né sul piano culturale né su quello occupazionale».
Quanto alla sicurezza, Lavagna Insieme evidenzia l’assenza di pattugliamenti serali della Polizia Municipale e chiede maggiore coordinamento tra le forze dell’ordine.
«Le telecamere non bastano», affermano.
Anche i temi ambientali e infrastrutturali sono oggetto di critica:
«Silenzio assoluto sui lavori di difesa dell’Entella e sulla pianificazione dei nuovi lotti. Nulla di concreto sul depuratore».
Infine, viene segnalata una gestione “chiusa” al confronto e carente in trasparenza. Si richiede una macchina comunale più efficiente e un’attenzione costante alla legalità per evitare rischi di infiltrazioni mafiose.
Lavagna Insieme conclude ribadendo la volontà di portare avanti un’opposizione «seria, intransigente e costruttiva», invitando cittadini e imprenditori a partecipare attivamente alla vita pubblica. Come scrivevano Gaber e Luporini: “Libertà è partecipazione”.