Davide Grillo, presidente dell'associazione Impegno Comune, attacca la amministrazione comunale chiavarese per la situazione in cui verserebbe il torrente Rupinaro.
L'attacco
"Il torrente, che attraversa il centro cittadino di Chiavari, versa in condizioni sempre più preoccupanti: vegetazione fuori controllo, schiume sospette in superficie e scarichi dubbi pongono interrogativi seri sulla salute ambientale e sulla sicurezza idraulica del corso d’acqua."- così il presidente di Impegno Comune.
Il letto del torrente
"Negli ultimi giorni abbiamo documentato, anche tramite video, una situazione di degrado che non può più essere ignorata. Il letto del torrente è invaso da canne ed erbacce che potrebbero ostacolare il deflusso dell’acqua e trattengono rifiuti di ogni genere. Un problema che non è solo estetico, ma che espone la città ad un possibile rischio idrogeologico, soprattutto in caso di piogge intense."
Schiume persistenti e possibile degrado igienico
"A rendere il quadro ancora più allarmante è la presenza ricorrente di schiume persistenti, la cui origine è tuttora sconosciuta. Nei giorni scorsi abbiamo documentato anche un flusso sospetto che sembrava di acque reflue. Vogliamo sapere cosa finisce davvero nel nostro torrente.
"Presenze riconducibili a fauna infestante, come ratti, se confermate, rappresenterebbero un indicatore di possibile degrado igienico del torrente. Inoltre, la fitta vegetazione e le pozze d'acqua stagnante presenti nel greto del Rupinaro potrebbero creare l’habitat ideale per la proliferazione di larve di zanzara, trasformando il torrente in un potenziale focolaio, proprio nel pieno della stagione estiva. Un rischio evitabile, se solo si intervenisse con una regolare manutenzione."
L'analisi delle acque
"Ci chiediamo chi controlla lo stato del Rupinaro e se sono previste analisi delle acque e della qualità ambientale, inoltre vorremmo sapere a chi spettano la pulizia e la manutenzione ordinaria del corso d’acqua.
Chiavari merita chiarezza, trasparenza, interventi immediati e risposte.
Noi continueremo a monitorare, documentare e denunciare."- conclude Davide Grillo.