Nasce nel Tigullio un movimento civico per l’acqua pubblica
Cittadini, associazioni e attivisti di ogni orientamento uniti contro la possibile cessione delle quote pubbliche di IREN

Nel Tigullio prende forma un nuovo movimento civico trasversale che riunisce cittadini, associazioni e rappresentanti di diverse sensibilità politiche, uniti dall’obiettivo di contrastare l’eventuale cessione delle quote pubbliche di IREN Acqua Tigullio S.p.A.
Al centro del dibattito, la gestione del servizio idrico e la tutela del carattere pubblico dell’acqua, considerata dai promotori un bene comune da sottrarre alle logiche di mercato.
La posizione del movimento civico
“Nasce un movimento civico trasversale, formato da cittadine e cittadini, associazioni, persone di destra, sinistra e centro, uniti da una battaglia comune: dire NO alla svendita delle quote pubbliche di IREN Acqua Tigullio S.p.A.
Ci opponiamo perché crediamo che l’acqua non sia una merce, ma un diritto fondamentale e un bene comune. La gestione dei servizi essenziali quali acquedotto, fognatura, depurazione, deve restare saldamente sotto il controllo pubblico, non consegnata a logiche di solo profitto.
Il Comune di Chiavari e la sua partecipata Marina Chiavari stanno valutando, o hanno già deciso, di cedere le proprie quote nella società mista che gestisce il servizio idrico. Questo comporterebbe la perdita del controllo pubblico, dei dividendi che oggi entrano nelle casse comunali e l’abbandono di ogni possibilità di incidere sulle scelte future che riguardano un bene vitale come l’acqua.
La decisione viene presa senza alcuna gara pubblica, senza confronto con altre offerte, senza una valutazione indipendente, e rischia di violare norme e principi contenuti nello statuto comunale e nelle leggi nazionali che tutelano la gestione pubblica dei servizi essenziali.
Tutto ciò rappresenta un grave tradimento del referendum del 2011, quando 27 milioni di italiane e italiani votarono per tenere l’acqua fuori dal mercato. Non possiamo accettare che quella volontà popolare venga cancellata nel silenzio e senza confronto democratico.
Siamo un gruppo di persone libere, con storie e idee diverse, ma accomunate dalla convinzione che l’interesse collettivo debba venire prima del profitto di pochi. Vogliamo un Tigullio più giusto, più trasparente, più partecipato. E per questo diciamo con forza: L'ACQUA PUBBLICA È DI TUTTI. IL TIGULLIO NON SI VENDE!
A partire dai prossimi giorni organizzeremo una raccolta firme, momenti pubblici di confronto e condivisione sul territorio, aperti a tutte e tutti. Siamo aperti all’adesione e al contributo di associazioni, cittadine e cittadini, comitati, movimenti, partiti e di chiunqueabbia a cuore il futuro del nostro territorio.
Questa battaglia non ha bandiere, ma ha uno scopo chiaro: difendere l’acqua e il bene pubblico”.
Promotori (in ordine alfabetico):
Bertani Antonio
Bettoli Mirko
Calcagno Alessandro
Garibaldi Sandro
Garibaldi Silvia
Giardini Giovanni
Grillo Davide
Orecchia Nicola