la sentenza

Scuola Umberto I di Sanpierdicanne, interviene il TAR: "Sì alle due classi prime"

Il presidente di Impegno Comune Grillo, il presidente Vola Chiavari Corticelli, il consigliere comunale Calcagno: "Il tribunale ha confermato l’incarico del commissario ad acta, il cui compito sarà rendere finalmente fruibili gli spazi, con una spesa ridicola rispetto all’investimento già sostenuto: appena 1.800 euro. Una cifra che fa riflettere. Come fa riflettere il fatto che, senza questo intervento della magistratura amministrativa, decine di famiglie avrebbero dovuto affrontare il disagio di mandare i propri figli a chilometri di distanza"

Scuola Umberto I di Sanpierdicanne, interviene il TAR: "Sì alle due classi prime"
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Il presidente di Impegno Comune Davide Grillo, il presidente Vola Chiavari Alberto Corticelli, il consigliere comunale Alessandro Calcagno sulla sentenza del TAR Liguria sulla scuola primaria Umberto I di Sanpierdicanne:: "Le bugie hanno le gambe corte: due locali inutilizzati all’Umberto I. A Sanpierdicanne casca l’asino: la classe si deve fare".

La posizione di Grillo, Corticelli e Calcagno:

"Il TAR Liguria ha messo la parola fine (per ora) a una vicenda che non avrebbe mai dovuto iniziare: il tribunale ha ordinato che due ampi locali appena ristrutturati presso la scuola Umberto I, costati alla collettività 1.400.000 euro, non rimangano inutilizzati. Grazie a questa sentenza, sarà possibile attivare due classi prime nella scuola elementare di Sanpierdicanne, restituendo dignità e futuro a un quartiere da troppo tempo ignorato.

Il tribunale ha confermato l’incarico del commissario ad acta, il cui compito sarà rendere finalmente fruibili gli spazi, con una spesa ridicola rispetto all’investimento già sostenuto: appena 1.800 euro. Una cifra che fa riflettere. Come fa riflettere il fatto che, senza questo intervento della magistratura amministrativa, decine di famiglie avrebbero dovuto affrontare il disagio di mandare i propri figli a chilometri di distanza, nonostante gli spazi fossero già lì.

Spiace constatare che sia servita la sentenza di un giudice per bloccare un’inspiegabile ostinazione a non utilizzare quei locali. Una posizione sostenuta, tra gli altri, dal consigliere delegato all’istruzione nonché vicepresidente del Comprensivo 2, il professor Monti, il quale, per ruolo e funzioni, avrebbe dovuto rappresentare il ponte tra istituzioni e cittadini, e non diventare il simbolo di un cortocircuito istituzionale che ha messo in difficoltà un’intera comunità.

Senza entrare in dinamiche personali, resta evidente che certe decisioni – prese in nome di ragioni mai chiarite – hanno avuto conseguenze concrete, negative e dannose per le famiglie di Sanpierdicanne e per tutto il sistema scolastico chiavarese. Le valutazioni politiche ed economiche di questa vicenda saranno portate all’attenzione delle sedi competenti, anche a fronte delle dichiarazioni superficiali e imprecise di chi, con spavalderia, ha bollato come “illazioni” ciò che si è rivelato fatto.

Una vicenda triste, che segna un punto basso nella gestione della cosa pubblica.
Ma almeno, come si dice… finché c’è Tar, c’è speranza"