Legambiente si unisce al Comitato contro la cessione delle quote Iren a Chiavari
Con la richiesta di mantenere il controllo pubblico sul servizio idrico, nel rispetto della volontà popolare espressa nel referendum del 2011

Legambiente aderisce al Comitato che si oppone alla cessione delle quote IREN di proprietà dei cittadini di Chiavari e si associa alla richiesta al Comune di Chiavari ed alla società Marina Chiavari (partecipata dal comune) di “impegnarsi a non cedere in alcun modo, né ora né il futuro, le quote tenute da IREN Acqua Tigullio S.p.a., mantenendo il controllo del servizio idrico in mano pubblica, nel rispetto della volontà popolare espressa nel referendum del 2011”.
La dichiarazione di Massimo Maugeri, portavoce del Circolo Cantiere Verde Tigullio
Massimo Maugeri, portavoce del Circolo Cantiere Verde Tigullio, spiega i motivi dell’adesione:
«Riteniamo grave che l’amministrazione, in un momento delicato come quello legato alla depurazione dopo il successo dell'unità cittadina contro la realizzazione del depuratore in colmata, abbia sostanzialmente riaperto un nuovo conflitto. Evidentemente non piace una città che si unisce tutta per disegnare il proprio futuro. L'acqua è bene indispensabile. Inutile ripeterlo.
La cessione priva i cittadini del controllo sull'operato di una società lontana dai bisogni reali delle persone. L'acqua ha un profitto garantito e l'acquedotto non può essere messo a mercato in quanto il tubo è uno e pagato con le bollette dagli utenti. Non c'è libertà di scelta. E dove non c'è mercato il comune cioè noi dobbiamo essere garanti. No alla cessione delle quote».