Chiavari

«Diga Perfigli, lo show di Segalerba e Messuti è finito ma i lavori vanno avanti»

L'affondo congiunto dei consiglieri comunali di minoranza Bertani, Bettoli, Calcagno, Garibaldi, Giardini, Orecchia

«Diga Perfigli, lo show di Segalerba e Messuti è finito ma i lavori vanno avanti»

Diga Perfigli ancora al centro dell’attenzione a Chiavari con l’affondo congiunto dei consiglieri comunali di minoranza Antonio Bertani, Mirko Bettoli, Alessandro Calcagno, Silvia Garibaldi, Giovanni Giardini, Nicola Orecchia.

La nota dei consiglieri comunali di minoranza

«Sulla diga Perfigli la maggioranza continua a inscenare uno spettacolo imbarazzante. Qualche giorno fa il sindaco Federico Messuti e il presidente del consiglio comunale Antonio Segalerba hanno organizzato un teatrino sul cantiere di viale Kasman, annunciando con grande enfasi di aver chiesto e ottenuto la sospensione dei lavori perché contrari all’opera – affermano i consiglieri Bertani, Bettoli, Calcagno, Garibaldi, Giardini e Orecchia -. Peccato che la Città Metropolitana li abbia smentiti subito dopo, dichiarando ufficialmente che i lavori non si fermano, perché l’intervento è regolarmente autorizzato ed è considerato indifferibile e urgente».

«Ma allora – proseguono i consiglieri di minoranza – una domanda è inevitabile: perché continuare a prendere in giro i cittadini? Dove erano Messuti e Segalerba quando veniva costruito il muro di viale Kasman? Si sono accorti del problema solo a opera praticamente compiuta? Dove erano nel 2018, quando in Conferenza dei Servizi si approvava il progetto esecutivo dell’opera, senza che nessuno di loro sollevasse non solo alcuna criticità, ma neppure alcuna contrarietà all’opera, anzi votando a favore?»

«Oggi improvvisamente – proseguono – la maggioranza scopre l’inaccessibilità dei varchi della diga Perfigli, brandendola come arma di propaganda, quando era loro dovere garantire quelle tutele già dal 2018, nelle sedi istituzionali competenti, non sui marciapiedi. Se oggi ci troviamo con un muro già costruito e un progetto che esclude disabili, passeggini e biciclette, la responsabilità non è di chi governava prima, ma di chi dal 2017 amministra Chiavari e nello stesso tempo sedeva nei posti chiave della Città Metropolitana. È vero: con la delibera del 2013 (che viene pubblicata solo in parte) la giunta Levaggi aveva preteso ed ottenuto che oltre al lotto 1 (a valle del ponte della Maddalena) venisse realizzata la difesa anche a monte (lotto 2), dove il fiume storicamente esonda ed è necessario tutelare il quartiere, ma la giunta Di Capua incredibilmente l’aveva stralciata, confermando solo i lavori che oggi si stanno eseguendo. La verità, infatti, è che questa maggioranza amministra Chiavari dal 2017 e Segalerba, nello stesso periodo, ha avuto ruoli di peso in Città Metropolitana – vicepresidente e perfino sindaco facente funzioni. Eppure, in tutti questi anni Segalerba non ha mai mosso un dito per fermare la diga Perfigli né tantomeno il depuratore in colmata a mare. Anzi: Segalerba, che oggi si improvvisa assessore ai lavori pubblici, ha sempre difeso tali opere con ostinazione, accusando chiunque osasse opporsi, comitato compreso, e scaricando ogni colpa sul passato. Oggi, a pochi giorni dal rinnovo del consiglio metropolitano, Segalerba invece di difendere il territorio si ritira e pretende che altri facciano ciò che lui non ha voluto o non è stato capace di fare. Un atteggiamento che rasenta il grottesco e certifica il suo fallimento politico».

«Messuti e Segalerba possono continuare a recitare – concludono i consiglieri di minoranza -, ma i cittadini hanno ormai capito che siamo davanti a un’amministrazione incoerente, incapace e in totale confusione, che finge di opporsi a opere che per anni ha avallato e difeso. Chiavari merita serietà, non teatrini da campagna elettorale».