«La montagna ha partorito un topolino»: questo l’incipit della nota congiunta, incentrata sull’incontro tra l’amministrazione comunale di Chiavari e il ministro della Giustizia Carlo Nordio, diffusa dai consiglieri comunali di minoranza Antonio Bertani, Mirko Bettoli, Alessandro Calcagno, Silvia Garibaldi, Giovanni Giardini, Nicola Orecchia.
Il punto dei consiglieri comunali di minoranza
«La montagna ha partorito un topolino – si legge nella nota diffusa dai consiglieri di minoranza -. La giunta Messuti torna da Roma con un risultato misero: al Ministro della Giustizia Nordio, infatti, non ha chiesto neppure la riapertura del Tribunale del Tigullio, ma solo un contentino di qualche servizio di giustizia “di prossimità”, vale a dire poco più che delle briciole. Eppure il Sottosegretario alla Giustizia Del Mastro, in visita a Chiavari il 13.03.2023, aveva confermato la volontà del Governo di rivedere la riforma della geografia giudiziaria, definendo il nuovo palazzo di giustizia di corso De Michiel 79 “un asset infrastrutturale straordinario” e un punto di forza per riaprire il Tribunale nel nostro Comune, grazie alla novità della struttura, la vicinanza del carcere e del Commissariato di Polizia».
«Ma aveva anche chiesto un progetto di tutto il territorio – proseguono i consiglieri. Mentre in altre città, da Bassano del Grappa a Lucera, le amministrazioni comunali coinvolte dalla soppressione dei rispettivi uffici giudiziari, hanno lottato convintamente, presentando al Ministro piani concreti di riapertura, con le idee chiare di dove metterli, a Chiavari in questi ultimi anni non si è fatto nulla. La maggioranza ha istituito una Commissione di scopo per la riapertura del Tigullio, affidandone la presidenza alla minoranza ma, poi, non ha seguito quello che aveva deciso, (sulla base della consulenza dell’esperto, avvocato Gabriele Trossarello): non ha neppure individuato i locali dove poter riaprire il Tribunale, prima ancora di predisporre un progetto concreto da presentare al Ministero della Giustizia. L’unico sforzo della giunta Messuti-Segalerba è stato quello di scrivere qualche letterina al Ministro e organizzare una gita a Roma per fare il selfie con il Ministro e tornare dicendo che l’ipotesi della riapertura è ormai “impraticabile”. Così mentre Bassano del Grappa con il suo nuovo palazzo di giustizia avrà il Tribunale della Pedemontana, Chiavari si dovrà accontentare solo di alcuni servizi che, peraltro, in parte, ci sono già da anni (ad esempio, il Giudice della Volontaria Giurisdizione tiene udienza a Chiavari dal 2018!)».
«Non ci sorprende questo esito – concludono i consiglieri comunali di opposizione -, perché la maggioranza in consiglio comunale ha votato contro il nostro ordine del giorno del 29 luglio 2025, con il quale abbiamo ribadito la richiesta all’amministrazione, prima di andare dal Ministro Nordio, di chiarire dove ospitare gli uffici giudiziari e sulla base di questi di predisporre un progetto serio, come hanno fatto tutti gli altri Comuni, in sinergia con le istituzioni competenti. Diversamente la risposta non poteva che essere deludente. La verità è che questa amministrazione non ha mai voluto impegnarsi seriamente nella riapertura del Tribunale, ha perso l’ultima occasione utile, (colta dagli altri più illuminati), e oggi prova a spacciare per risultato quello che, in realtà, è solo l’ennesima dimostrazione della sua totale incapacità di difendere gli interessi del Tigullio».