Politica locale

Conti e Pistacchi: «Il divietometro non passa ma Solinas lo ripropone dall’inizio»

L'affondo dei due consiglieri comunali di opposizione: «Sarebbe l'ora di pensare alle cose serie per la città»

Conti e Pistacchi: «Il divietometro non passa ma Solinas lo ripropone dall’inizio»

«Il divietometro non passa ma Solinas lo ripropone dall’inizio. Sarebbe l’ora di pensare alle cose serie per la città»: l’affondo dei consiglieri comunali di minoranza Marco Conti (Fratelli d’Italia) e Diego Pistacchi (Sestriamo/Forza Italia) dopo il consiglio comunale di ieri, mercoledì 24 settembre, con al centro dell’attenzione ancora il regolamento di polizia urbana.

Le dichiarazioni dei consiglieri Conti e Pistacchi

«Il regolamento di polizia urbana non è passato in consiglio comunale e il sindaco Solinas, dimostrando disprezzo per le istituzioni, annuncia già che lo approveranno comunque. Il presidente del consiglio Benedetti ubbidisce e lo ripropone daccapo già all’ordine del giorno della prossima seduta, ignorando la norma che prevede di non ripresentare ciò che l’aula ha già respinto.

La convocazione del prossimo consiglio per lunedì infatti non è la prosecuzione di quello chiuso ieri. È totalmente nuova, con un diverso ordine del giorno: è del tutto evidente che la precedente seduta si è chiusa senza l’approvazione del regolamento, la cui proposta dunque decade.

Il consiglio comunale non è un giochino per far divertire il presidente o uno strumento di potere nelle mani del sindaco. Ha regole che, nonostante i continui tentativi della maggioranza di sovvertirli, al momento esistono.

Per questo prendiamo atto che in un momentaneo sussulto di lucidità il sindaco e la sua maggioranza hanno preferito rinunciare al regolamento di polizia urbana per pensare al bilancio, come avevamo consigliato pochi giorni fa. L’auspicio è quello che, passato il bilancio, non pensino di ricominciare con i blitz e le forzature, ma di cominciare ad amministrare sul serio e a parlare delle cose che davvero servono alla città. Che sono tante e finora tutte ignorate da Solinas e compagni».