Chiavari

Palestina, l’Amministrazione Messuti replica a Bertani

Il Comune di Chiavari ribadisce la propria posizione sul conflitto in Medio Oriente, ricordando gli atti approvati nel 2023 e nel 2025 a favore del riconoscimento dello Stato di Palestina e del cessate il fuoco

Palestina, l’Amministrazione Messuti replica a Bertani

Dopo le recenti dichiarazioni del consigliere comunale Bertani sull’atteggiamento dell’Amministrazione chiavarese in merito alla situazione in Palestina, arriva la replica ufficiale del Comune guidato dal sindaco Federico Messuti:

“Di fronte al perdurare del conflitto in Medio Oriente e al drammatico bilancio di vittime civili, sentiamo il dovere, ancora una volta, di riaffermare la nostra posizione con chiarezza e senso di responsabilità. La nostra Amministrazione, già il 28 dicembre 2023, aveva approvato un ordine del giorno per esprimere solidarietà alle popolazioni colpite e per chiedere con forza la fine delle violenze a Gaza e nei territori palestinesi. Un impegno ribadito l’11 marzo 2025, quando la nostra maggioranza ha votato un nuovo ordine del giorno a favore del riconoscimento dello Stato di Palestina, auspicando un cessate il fuoco immediato e la ripresa di un dialogo che ponga al centro la dignità di ogni persona. Oggi, come allora, ribadiamo che non ci possono essere scorciatoie alla pace: le armi devono tacere, e deve trovare spazio il dialogo, la diplomazia e soprattutto l’umanità. Ogni vita umana ha lo stesso valore, e la sofferenza di civili innocenti – siano essi palestinesi o israeliani – ci chiama tutti a un senso profondo di compassione e responsabilità. Crediamo che temi così delicati e dolorosi non debbano mai diventare terreno di strumentalizzazione politica. La nostra amministrazione ha scelto fin da subito di agire nel rispetto del proprio ruolo istituzionale, approvando atti formali e prendendo posizione quando non era facile farlo, già nel 2023.
Oggi rinnoviamo con convinzione il nostro auspicio: che si ponga fine a questa spirale di violenza e che si costruisca, con coraggio e giustizia, un futuro in cui i popoli di Palestina e Israele possano vivere in pace, nella propria autonomia, e in un clima di rispetto e sicurezza reciproca. Perché la pace non è mai una resa, ma la più grande vittoria possibile per l’umanità intera”.