Un pareggio quasi perfetto: è questo l’esito delle elezioni per il rinnovo del Consiglio della Città Metropolitana di Genova, che si sono svolte ieri, domenica 5 ottobre 2025, dalle 8 alle 20. Alle urne erano chiamati i sindaci e i consiglieri comunali dei Comuni che compongono l’ente metropolitano: in totale 828 elettori. Il risultato finale consegna alla sindaca Silvia Salis un quadro politico di equilibrio assoluto: nove consiglieri al centrosinistra e nove al centrodestra.
Centrosinistra avanti, ma di poco
Lo spoglio dei voti ponderati (siamo ancora in attesa dei dati ufficiali) avrebbe fatto registrare un lieve vantaggio per il centrosinistra, che ha ottenuto 47.780 voti contro i 43.641 del centrodestra. Uno scarto di poco più di 4.000 voti, insufficiente però a modificare la distribuzione dei seggi.
I due più votati (sempre in attesa di convalida da parte dell’ufficio elettorale) sono risultati Carlo Gandolfo, sindaco di Recco (centrodestra), con 5.741 preferenze, e Giovanni Stagnaro, sindaco di Casarza Ligure (centrosinistra), con 5.592.
Il nuovo Consiglio: equilibrio e Levante ben rappresentato
Il nuovo Consiglio metropolitano – salvo rinunce o surroghe – conterà nove rappresentanti del Levante e si presenta perfettamente bilanciato tra i due schieramenti.
Nell’area di centrodestra entrano in Consiglio (in neretto rappresentanti del Levante):
• Carlo Gandolfo (Recco, 5.741 voti)
• Fabrizio Podestà (Ne, 5.053)*
• Giuseppe Pastine (Santa Margherita Ligure, 4.668)
• Andrea Rossi (Cogorno, 3.844)
• Laura Repetto (Busalla, 3.496)
• Vincenzo Falcone (Genova, 3.421)
• Elisabetta Ricci (Rapallo, 3.290)
• Albino Armanino (Sestri Levante, 3.248)
• Flavia Pastorino (Masone, 3.116)
*su cui convogliavano i voti territoriali di Forza Italia
Primo dei non eletti: Giovanni Collorado (Castiglione Chiavarese, 2.882 voti). Tra gli esclusi eccellenti, l’ex sindaco di Recco Dario Capurro (1.948 voti).
Per il centrosinistra risultano eletti (in neretto rappresentanti del Levante):
• Giovanni Stagnaro (Casarza Ligure, 5.592 voti)
• Stefano Damonte (Cogoleto, 5.504)
• Giancarlo Campora (Campomorone, 4.822)
• Filippo Bruzzone (Genova, 4.720)
• Simone Franceschi (Vobbia, 4.452)
• Claudio Chiarotti (Genova, 4.440)
• Guglielmo Caversazio (Santa Margherita Ligure, 4.377)
• Ilaria Bozzo (Sori, 3.376)
• Francesca Ghio (Genova, 3.291)
Primo dei non eletti: Marco Mesmaeker (Genova, 2.884 voti).
Salis: ora serve dialogo per garantire la governabilità
Con un Consiglio perfettamente spaccato a metà, la sindaca metropolitana Silvia Salis dovrà affrontare un mandato complesso e per assicurarsi la stabilità dovrà necessariamente valutare di coinvolgere anche il centrodestra conferendo alcune deleghe ai rappresentanti dell’opposizione.
Il “caso Ricci”: la sindaca di Rapallo eletta, ma con un consenso inferiore alle attese
Un dato sorprendente emerge dallo scrutinio dei voti ponderati: Elisabetta Ricci, sindaca di Rapallo, è riuscita a entrare nel nuovo Consiglio metropolitano, ma solo al settimo posto della lista di centrodestra. Un risultato che spicca, in negativo, se si considera che Rapallo è il secondo comune più popoloso della Città Metropolitana, dopo Genova, e che ci si sarebbe quindi potuti aspettare un sostegno più consistente.
Ricci avrebbe ottenuto due voti nella fascia H (quella dei consiglieri genovesi, la più influente per peso ponderato) e soltanto tre nella fascia D, che comprende anche i grandi comuni del Tigullio, e più precisamente Arenzano, Lavagna, Sestri Levante, Chiavari e Rapallo (dove la maggioranza poteva esprimere 10 voti).
Un risultato che suggerisce come dalla stessa maggioranza rapallese non le sia arrivato un sostegno compatto, o quantomeno non nella misura auspicata. I tre voti della fascia D, infatti, potrebbero anche provenire – come suggeriscono alcune indiscrezioni – da altri Comuni. Un voltafaccia che sembra palesare sempre più le già manifeste divergenze presenti all’interno dell’amministrazione rapallese.
Matteo Tirelli