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AMT, presentate le nuove tariffe

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AMT, presentate le nuove tariffe

È stata presentata ieri, mercoledì 22 ottobre a Genova, a Palazzo Tursi,  la nuova politica tariffaria di AMT, necessaria per il riequilibrio di bilancio dell’azienda per il trasporto pubblico.

Cambia la politica di gratuità che sarà vincolata al reddito

Una manovra che tocca anche il Levante ligure interessato dal servizio di trasporti. Cambia la politica di gratuità che sarà vincolata al reddito, mentre vengono introdotte nuove differenze tra gli abbonamenti per residenti e non, tra tariffe urbane ed extraurbane e sperimentazioni di trasporto gratuito per tutti i cittadini in orario notturno e alla domenica. A illustrare le nuove tariffe, la sindaca Silvia Salis, il vicesindaco Alessandro Terrile, ’assessore alla Mobilità Emilio Robotti e il consigliere di amministrazione AMT Chicco Franchini.

«Siamo consapevoli che togliere alcune gratuità e aumentare alcune tariffe non è una scelta che fa piacere, ma è una soluzione inevitabile per salvare i conti di AMT, rimettere in equilibrio un bilancio che non ci è stato lasciato in equilibrio e consentire il mantenimento dell’azienda e del servizio pubblico – commenta la sindaca Silvia Salis – abbiamo reintrodotto una forma di equità riparametrando i costi degli abbonamenti in funzione del reddito Isee e privilegiando i più giovani. Abbiamo poi introdotto alcune distinzioni a beneficio dei residenti e lanciato due nuove sperimentazioni per agevolare il trasporto pubblico notturno e domenicale, per promuovere una movida più sana e sicura per i più giovani e favore le giornate di svago per tutta la famiglia, senza dover pensare al mezzo privato». La sindaca ricorda che «nel passato ciclo amministrativo, il centrodestra aveva presentato la gratuità per tutti gli over 70 e gli under 14 nonché il taglio del costo dell’abbonamento come una mossa rivoluzionaria. In realtà, l’unica cosa che ha rivoluzionato e in negativo sono state le casse di AMT, con una previsione di incassi da bigliettazione per il 2025 di 73,5 milioni, che in realtà a fine anno sarebbe arrivata a poco più di 50 milioni se avessimo mantenuto lo schema tariffario precedente».

«La revisione della strategia tariffaria rappresenta, insieme all’efficientamento della struttura industriale e al riequilibrio dei contratti di servizio, una delle tre azioni strategiche sulle quali si fonda il piano di risanamento di AMT che oggi approveremo in consiglio di amministrazione e che sottoporremo all’assemblea dei soci entro la fine di ottobre», aggiunge il presidente di AMT, Federico Berruti.

I dettagli

Under 14 e over 70
Resta la gratuità su tutta la rete AMT per gli under 14 residenti. Gli over 70 con Isee fino a 12.000 euro continueranno a viaggiare gratuitamente a partire dalle 9.30 di ogni mattina. Per gli over 70 con Isee superiore a 12.000 euro viene introdotto un nuovo abbonamento annuale da 120 euro.

Studenti universitari e Accademia Ligustica
Gli studenti matricole dell’Università di Genova e dell’Accademia Ligustica avranno l’abbonamento annuale gratuito se con Iseeu sotto i 13.000 euro; per chi supera questa soglia, tariffa agevolata a 100 euro.

Abbonamenti urbani
Tre fasce di prezzo per l’abbonamento annuale urbano integrato con Trenitalia (ambito cittadino):

  • 350 euro per chi ha Isee superiore a 12.000 euro (residenti e non);

  • 120 euro per i residenti con Isee inferiore a 12.000 euro;

  • 310 euro per i non residenti con Isee inferiore a 12.000 euro.

Abbonamenti extraurbani
Anche per il servizio extraurbano sono previste tre fasce:

  • 120 euro per i residenti con Isee inferiore a 12.000 euro;

  • 310 euro per i non residenti nella stessa fascia Isee;

  • 350 euro per chi ha Isee superiore a 12.000 euro.

Abbonamento integrato urbano ed extraurbano
Valido su tutta la rete AMT e sulla rete cittadina Trenitalia:

  • 395 euro per chi ha Isee superiore a 12.000 euro;

  • 160 euro per i residenti con Isee inferiore a 12.000 euro;

  • 330 euro per i non residenti con Isee inferiore a 12.000 euro.
    Prevista inoltre una tariffa agevolata per gli under 26: 220 euro per l’annuale integrato.

Nuovo abbonamento per impianti verticali e servizi speciali
Per i residenti nella Città Metropolitana nasce un abbonamento annuale dedicato ad ascensori, servizi integrativi, funicolare di Sant’Anna, taxibus e linee periferiche, al costo di 160 euro.

Night Citypass e Sunday Citypass
Dal 17 novembre partono due nuove sperimentazioni: il Night Citypass e il Sunday Citypass offriranno la gratuità per i residenti su tutta la rete urbana ed extraurbana dalle 22 alle 5 e per l’intera giornata della domenica. L’accesso sarà consentito solo a chi è in possesso del Citypass online. L’iniziativa non riguarda Volabus, Linea Portofino, Navebus e Trenino Genova-Casella.

Biglietti e altre tariffe
Restano invariati tutti i prezzi degli abbonamenti mensili, settimanali, carnet e biglietti singoli, con l’unica eccezione del biglietto per ascensori e funicolare di Sant’Anna, che dal 17 novembre costerà 1,20 euro.

Usb: «Aumenti, tagli alle agevolazioni e nessuna garanzia per lavoratori e cittadini»

Sulle nuove tariffe c’è chi ha espresso perplessità.

«Siamo stati convocati oggi (ieri, mercoledì 22 ottobre, ndr) in Comune dalla sindaca Salis, insieme al vicesindaco Terrile e all’assessore Robotti, per l’illustrazione delle modifiche al piano tariffario che entreranno in vigore da novembre», spiegano Maurizio Rimassa (Usb Lavoro Privato) e Federico Bairo (RSA Usb Trasporti).

«Ci è stato presentato un piano che prevede una forte riduzione delle gratuità: si restringe la platea degli aventi diritto, legandola all’Isee, e tornano a pagamento ascensori e metropolitana. L’unica novità positiva è la gratuità universale alla domenica e nella fascia notturna dalle 22 alle 5. Contestualmente, aumenteranno gli abbonamenti annuali: l’integrato urbano ed extra passerà a 395 euro e verrà reintrodotto l’abbonamento per un solo ambito».

«L’amministrazione stima maggiori introiti per circa 9-10 milioni di euro entro fine 2026, ma siamo preoccupati che gli aumenti possano disincentivare l’uso del mezzo pubblico, rendendo incerte le previsioni di incasso. Inoltre – aggiungono – il limite di reddito di 12.000 euro per accedere alle agevolazioni rischia di colpire migliaia di lavoratrici e lavoratori a basso reddito o precari, in un contesto in cui il cosiddetto “lavoro povero” è ormai diffusissimo».

Usb interviene anche sulla situazione aziendale:

«Il Piano di risanamento richiesto dal Collegio dei Sindaci sarà portato in Cda nelle prossime ore e poi sottoposto alla proprietà. Solo dopo si affronteranno le altre misure per uscire dalla crisi di AMT Genova, tra cui la revisione del contratto di servizio, la ricapitalizzazione e l’ingresso dei nuovi soci. Ma al momento, nulla è certo».

«La situazione resta estremamente preoccupante – sottolineano Rimassa e Bairo – e attendiamo di conoscere i contenuti del piano con forte timore per stipendi, posti di lavoro e per il mantenimento dell’azienda interamente pubblica».

Usb punta infine il dito contro la politica nazionale:

«Il problema strutturale è il mancato finanziamento del fondo nazionale per i trasporti, che presenta un buco stimato in circa 800 milioni di euro. E come sempre, i costi di questa mancanza si scaricano su cittadini e lavoratori. Tutte le forze politiche, nessuna esclusa, hanno una grande responsabilità. Ora vogliamo vedere cosa sarà inserito nella legge di bilancio».