Caso Cella
Il raptus di rancore e invidia professionale
Per l’accusa, è stata Cecere a “massacrare” Nada in un raptus di rancore e invidia professionale – voleva il posto di segretaria e l’attenzione di Soracco, conosciuto a un corso di ballo.
Il commercialista Soracco, invece, “ha mentito: è informato e sa più di quello che vuol far credere”. Insieme alla madre, Marisa Bacchioni, “si sono costruiti una realtà alternativa e nel tempo l’hanno portata avanti per conservare un minimo di credibilità sociale”.
Fu la madre di Soracco, secondo gli inquirenti, a pulire le tracce di sangue nell’ingresso dello studio prima dell’arrivo della polizia.
Il legame tra Sorracco e Cecere
Il primo “tema” affrontato oggi è la conoscenza tra Cecere e Soracco, un legame “completamente nascosto agli inquirenti nel 1996 e sminuito nel 2021” e malvisto dalla Bacchioni.
A comporre il mosaico dell’accusa una telefonata che proverebbe una certa relazione intima tra i due e numerose testimonianze che sono state rinvenute da quando il caso è stato riaperto, oltre al famoso indizio materiale del bottone ritrovato sotto il corpo di Nada, identico a quelli rinvenuti a casa di Cecere.