Il Comitato No al Depuratore in Colmata torna a farsi sentire sulla questione del depuratore comprensoriale di Chiavari. Dopo l’insediamento del nuovo consiglio metropolitano, i membri del Comitato auspicano un’intesa bipartisan tra i consiglieri del Tigullio per individuare soluzioni alternative al progetto in colmata, già bocciato dal TAR e respinto dal consiglio comunale.
“Nei giorni scorsi sono uscite sui giornali ripetute esternazioni da parte di soggetti più o meno coinvolti, a vario titolo, nella vicenda della depurazione comprensoriale delle acque.
Il Comitato No al Depuratore in Colmata ha preferito attendere l’insediamento del consiglio metropolitano e auspica che, da subito, tutti coloro che oggi stanno facendo parole e dichiarazioni di intenti si uniscano per risolvere positivamente il problema.
Speriamo che si verifichi un’intesa bipartisan tra tutti i consiglieri del Tigullio per formulare una proposta reale ed efficace di soluzioni alternative al progetto depuratore in colmata, partendo dal presupposto che questo è stato bocciato dal Tar e poi rinnegato dal consiglio comunale di Chiavari.
I cittadini chiavaresi, di tutti i colori politici, hanno preso coscienza della situazione ed è dunque impensabile che forze politiche di qualsiasi orientamento, amministratori di città metropolitana, di Regione o della stessa Chiavari possano obbligarli ad accettare un progetto sciagurato, risalente al 2015 e superato nei fatti.
Il comitato ha impiegato 4 anni di costante attività e mobilitazione per far comprendere a tutti, politici e cittadini, le ragioni non politiche ma puramente tecniche per cui il megadepuratore era un danno ambientale ed economico (e le recenti notizie relative al depuratore di Punta Vagno sono una ulteriore conferma delle nostre ragioni) ed è a disposizione, con i propri tecnici, anche per lo studio di soluzioni alternative.
Auspichiamo che i Sindaci del Tigullio coinvolti collaborino alla ricerca di soluzioni, senza cullarsi nell’illusione di tornare su un progetto che è già stato bocciato dal TAR e che oggi non è più proponibile.
Il conferimento della delega al Servizio Idrico integrato a Giovanni Stagnaro ci fa ben sperare, poiché essendo Sindaco nel comprensorio, è sicuramente informato e può ben lavorare sul tema depurazione. Sarà nostra priorità chiedergli al più presto un incontro”.
