Ieri 8 consiglieri metropolitani del centrodestra (Carlo Gandolfo, Fabrizio Podestà, Andrea Rossi, Laura Repetto, Vincenzo Falcone, Flavia Pastorino, Elisabetta Ricci e Giuseppe Pastine) hanno presentato una nuova mozione per chiedere chiarezza sul futuro del depuratore in Colmata a Chiavari e sollecitare una decisione definitiva dopo mesi di attesa.
Sulla vicenda sono intervenuti oggi due consiglieri comunali di opposizione a Chiavari, Nicola Orecchia e Giovanni Giardini.
“Però fatta correttamente”, hanno detto i due consiglieri comunali di opposizione
“Cogliamo l’occasione per complimentarci con Giovanni Stagnaro per il suo nuovo incarico in Città metropolitana. Conoscendolo, la sua delega al ciclo delle acque apre la possibilità di un confronto, essendo persona disponibile al dialogo – dicono Orecchia e Giardini – oggi i consiglieri di opposizione di Città Metropolitana hanno presentato una nuova mozione sul depuratore di vallata in Colmata chiedendo chiarezza al sindaco Silvia Salis. I consiglieri fanno riferimento anche alla decisione unanime presa a Chiavari, durante il consiglio comunale del 26 giugno 2025, quando un ordine del giorno ha sancito il no al depuratore in Colmata e la conferma di quello attualmente in funzione a Preli, impegnando il consiglio comunale ad adottare la variante urbanistica di conferma. Probabilmente a loro è sfuggito un ulteriore passaggio, comprensibile, trattandosi di amministratori, molto impegnati nei loro gravosi compiti sul loro territorio di competenza. Il punto è: il sindaco di Chiavari e la sua maggioranza hanno, sì successivamente, approvato (contraria la minoranza compatta) una Delibera di consiglio comunale di variante urbanistica, per eliminare il depuratore in Colmata e confermare quello a Preli, ma la procedura adottata per la variante urbanistica è stata corretta? Ci risulta, su questo punto che Città metropolitana (ufficio legale) abbia scritto al Comune dicendo che questo documento è inefficace. Adesso, il sindaco Federico Messuti, con delega all’urbanistica, deve far fare ai suoi tecnici e alla dirigente un atto giusto, preciso e puntuale per porre fine definitivamente alla collocazione del depuratore in Colmata. Bisogna seguire un iter corretto per permettere a Città metropolitana con Stagnaro delegato, di aprire al depuratore a Preli, a Lavagna e ad uno nell’entroterra. È bene anche ricordare – concludono Orecchia e Giardini – come già in un convegno a Chiavari il precedente sindaco metropolitano, Marco Bucci, sull’argomento depuratore in Colmata aveva dichiarato e suggerito a Messuti che “…. basta una delibera di consiglio comunale per eliminarlo….”. E noi aggiungiamo “sì però fatta correttamente”….”