Non tarda ad arrivare la risposta al consigliere metropolitano Andrea Rossi, sul tema del depuratore di vallata, da parte del consigliere comunale di Chiavari, Nicola Orecchia.
Politica
La replica di Orecchia
“Sono contento che anche il consigliere metropolitano Andrea Rossi si sia finalmente
svegliato dal torpore sul tema del depuratore a Chiavari.
Non mi risulta che Rossi, che siede in Città Metropolitana dal 2019, abbia mai assunto in tutto questo tempo, quando era in maggioranza, un’azione concreta per spostare o fermare il progetto in colmata a Chiavari.
Oggi, da esponente dell’opposizione, firma mozioni, ordini del giorno a difesa del nostro del territorio. Grazie Rossi, meglio tardi!”- così il consigliere Orecchia.“Se non gli riconoscessi l’esperienza e l’intelligenza politica che ha maturato negli anni da amministratore pubblico, mi verrebbe quasi da pensare che venga imboccato da Antonio Segalerba, visto che anche lui, negli stessi anni, sedeva in Città Metropolitana, persino come vicesindaco, senza, però, aver fatto nulla per spostare il depuratore dalla colmata.
Segalerba, però, invece, di continuare a battersi, ha battuto in ritirata, senza più ricandidarsi in Città Metropolitana. Oggi entrambi pretendono che i nuovi eletti rimedino alla loro inerzia.”“Bene, sono con voi: anch’io confido nel lavoro che è chiamato a svolgere il Sindaco Giovanni Stagnaro, quale delegato alla depurazione delle acque dalla Sindaca Salis.
Del resto, questa è una battaglia che deve vedere tutte le forze politiche unite per lo stesso obiettivo, a prescindere dagli schieramenti. Ma per passare dalle parole ai fatti, come dice, vorrei che il Consigliere Rossi spiegasse alla maggioranza del Comune di Chiavari che la variante urbanistica adottata per “togliere” definitivamente il depuratore dalla colmata, secondo la stessa Città Metropolitana, presenta profili di illegittimità e risulta non solo inefficace ma anche inutile.”“Marco Bucci, da sindaco metropolitano, lo aveva detto con chiarezza: il Comune di Chiavari ha sempre avuto la possibilità di modificare il PUC del 2018 che per la prima volta ha previsto lo spostamento del depuratore da Preli in colmata mare.
Basta la volontà politica e ovviamente occorre che la modifica sia corretta dal punto di vista giuridico, non un pastrocchio come è stato fatto dalla Giunta chiavarese.”“Non vorrei che oggi gli sforzi che il Consigliere Rossi chiede con tanta foga a Giovanni Stagnaro vengano vanificati proprio da quella incapacità o mancanza di volontà che sta dimostrando la Maggioranza di Chiavari che, a parole, dice di voler riportare il depuratore dalla colmata a Preli, ma, a quanto pare, non ha ancora adottato un atto amministrativo corretto e legittimo (neppure in programma per il prossimo Consiglio Comunale del 6 novembre). Questo è cruciale anche per il contenzioso pendente davanti al Consiglio di Stato.”- conclude il consigliere.