Con la scomparsa di Ada Rusconi, vedova Grignani, Chiavari perde non solo una donna molto amata, ma una delle anime più autentiche della scena teatrale locale. Aveva 89 anni.
(Nella foto, dietro alla lavagna con il marito Roger durante uno degli spettacoli portati in scena a Ri)
Funerali domani venerdì 14 a Ri
Ada lascia i figli Stefano con la moglie Silvia, Massimo con la moglie Rosanna, Emanuela con il marito Paolo, i nipoti, i pronipoti e i parenti tutti. I funerali si terranno domani, venerdì 14 novembre alle ore 10, nella chiesa di San Giuseppe dei Piani di Ri a Chiavari.
Il rosario sarà recitato oggi, giovedì 13 novembre, alle ore 18 nella stessa chiesa.
La famiglia ringrazia anticipatamente quanti prenderanno parte alla cerimonia. E chiede non fiori, ma offerte per la ricerca sulla malattia di Alzheimer.
Un’anima legata al teatro
Memorabile fu una frase che il celebre Lionello rivolse proprio ai due artefici e promotori della compagnia teatrale di Ri Basso, Ada Rusconi e Ruggero Grignani:
«Ricordatevi che il vero teatro lo state facendo voi, con la passione, senza quei vincoli di interesse che spesso un altro tipo di ambiente richiede».
Una frase che, a distanza di anni, rimane forse il ritratto più sincero del loro lavoro: genuino, appassionato, completamente gratuito.
Il gruppo di Ri è sempre stato questo: vivo, spontaneo, capace ogni anno di portare in scena una nuova commedia grazie a un clima di amicizia prima ancora che di tecnica. È probabilmente questo spirito intimo e particolare, custodito e alimentato da Ada e Ruggero, ad aver dato alla compagnia quell’identità unica che l’hanno immortalata nella scena locale. Oggi ognuno ha fatto strade diverse, ma la memoria collettiva non la scorda.
Arrivati a Chiavari nel 1989, Ada e Ruggero portarono in città una piccola rivoluzione: laddove dominava il teatro dialettale, introdussero testi italiani e nuove forme di recitazione, offrendo a tanti l’occasione di salire sul palco e mettersi alla prova. Da quell’impulso nacquero, nel 1991, Gli Imprevedibili, la compagnia dei cosiddetti “anziani”, e nel 1996 Gli Improvvisati, composta dai più giovani. In oltre trent’anni si sono susseguiti decine di spettacoli, sempre con finalità benefiche.
Fulcro di quelle serate di lavoro e di amicizia era — e resta — la cripta del teatrino di Ri Basso, messa generosamente a disposizione per le prove. Da Agatha Christie a Govi, da Scranicci e Tarabusi a Neil Simon fino a T.S. Eliot, ogni volta Ada accompagnava tutti in un viaggio diverso, quasi in un mondo parallelo, dove contavano solo la passione e la voglia di creare.
Oggi la comunità teatrale e il quartiere perdono una guida, un riferimento, una donna che ha saputo portare cultura con semplicità e dedizione. Ma lo spettacolo, come amava ricordare lei, deve continuare: nella luce delle nuove commedie, nella voce degli attori, in quell’energia gentile che Ada ha lasciato in eredità a tutti.