La storia della volpe argentata salvata nel dicembre del 2024 in Val Fontanabuona ha finalmente un lieto fine: l’animale, un maschio in gravi condizioni al momento del recupero, era stato trovato debilitato, magrissimo e quasi completamente privo di pelo a causa della rogna, oltre che fortemente traumatizzato.
Una storia a lieto fine
Le cure, rese difficili dal suo carattere diffidente e aggressivo, sono proseguite per mesi. Grazie alla pazienza e alla professionalità dei volontari e dei veterinari dell’ENPA Genova che se ne sono occupati, la volpe ha progressivamente recuperato peso e salute. La sua pelliccia è tornata a essere folta e lucente, e anche il suo comportamento si è calmato: oggi l’animale appare sereno e si lascia avvicinare senza paura. E’ quanto rende noto l’ENPA tramite un post sui propri canali social.
Nonostante le sue condizioni fisiche siano ormai ottime, non potrà però essere reintrodotto in natura. Si tratta infatti di un esemplare nato in cattività: le volpi argentate, selezionate per la pelliccia a partire da un fenotipo non presente nelle volpi rosse autoctone, non sono animali selvatici e non sarebbero in grado di sopravvivere allo stato libero.
La detenzione di questi animali è illegale. Sono in corso indagini sulla possibile presenza di allevamenti o detenzioni abusive sul territorio, ma finora non sono emersi risultati concreti.
Oggi, grazie anche alla collaborazione dei Carabinieri Forestali del reparto CITES, la volpe ha trovato una nuova casa in una struttura immersa nel verde, dove potrà vivere in sicurezza e ricevere tutte le cure necessarie. Un finale positivo per un animale nato solo per diventare pelliccia o animale da compagnia illegale, ma che ora può finalmente condurre una vita dignitosa e serena.